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SOTTO LO SGUARDO DI DIO

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

“SOTTO LO SGUARDO DI DIO”

Rosario Livatino, il giudice che non si piegò:
coerenza, mitezza e martirio.

 

Il diritto, se non è ancorato ad una visione etica dell’uomo,
rischia di diventare strumento di potere,
anziché garanzia di giustizia

(R. Livatino)

 

Carissimi,

con viva cordialità, porgo l’invito a tutta la comunità ecclesiale e alla società civile a partecipare al Convegno pubblico dedicato alla figura del Beato Rosario Livatino, magistrato e martire della giustizia, che si terrà il giorno:

venerdì 9 maggio 2025
alle ore 18:00, presso la Sala degli Stemmi
del Palazzo Vescovile di Melfi.

dal titolo:

“SOTTO LO SGUARDO DI DIO”
Rosario Livatino, il giudice che non si piegò:
coerenza, mitezza e martirio.

Il Convegno è stato organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Sociale e della Legalità, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, l’Azione Cattolica, il MEIC e LIBERA.

Sarà occasione per riflettere sul valore della testimonianza civile e cristiana di un magistrato che ha saputo incarnare, nella quotidianità del suo servizio, la fedeltà alla legge, alla coscienza e al Vangelo, fino al dono estremo della vita.

Avremo l’onore di accogliere come relatore il dott. Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica, tra i più attenti studiosi e promotori della memoria del Beato Livatino, oggi patrono dei magistrati italiani.

In un tempo segnato da sfide complesse per le Istituzioni e per la credibilità dell’impegno pubblico, la figura del giudice Livatino ci richiama ad una visione alta della giustizia, come vocazione e responsabilità condivisa.

Saremmo lieti di poter riflettere insieme su un tema così urgente per la nostra società.

Ognuno si faccia latore dell’invito a partecipare a questo Convegno, in modo tale da  estendere il presente invito ad un’ampia partecipazione ecclesiale e sociale essendo una significativa proposta di riflessione per favorire la crescita delle nostre comunità e del nostra società civile su un tema che chiede l’impegno di tutti nella consapevolezza che si è chiamati in quanto cristiani ad arricchire la città dell’uomo con i valori evangelici, affinché sia più coesa e solidale, nel rispetto della persona nella persona.

Gli Uffici della Curia che hanno organizzato il Convegno sono a disposizione per ogni ulteriore informazione. La circostanza mi è gradita per porgere i miei più cordiali saluti.

Melfi, 6 maggio 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo di Melfi-Rapolla -Venosa

 

ROSARIO LIVATINO, IL GIUDICE CHE NON SI PIEGÒ


MESSA IN SUFFRAGIO DI PAPA FRANCESCO

Stemma del Vescovo

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

MESSA IN SUFFRAGIO DI PAPA FRANCESCO

 

Care sorelle e fratelli tutti,

La comunità diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa – presbiteri, diaconi, persone consacrate, seminaristi, fedeli laici – profondamente addolorata per la morte di Papa Francesco, si unisce alla Chiesa universale ed eleva al Padre del Signore nostro Gesù Cristo, sorgente della vita eterna, la sua fiduciosa supplica.

Conceda il Signore della vita al nostro amato Papa Francesco la gloria eterna riservata ai suoi servi fedeli, accogliendolo nella comunione dei santi.

Doni a noi di custodire il suo insegnamento e il suo esempio di vita, testimoniando con il suo stesso zelo la passione per il Vangelo, l’amore per la Chiesa e il servizio generoso per la difesa dei diritti dei più poveri.

Esprimiamo come Chiesa locale il nostro affetto per il Santo Padre Papa Francesco con la preghiera pubblica, che esprimeremo nella concelebrazione eucaristica di suffragio, che presiederò

giovedì 24 aprile
alle ore 18:00
nella Cattedrale di Melfi.

Seguirà alla messa di suffragio, come già programmato, l’adorazione eucaristica per il cammino giubilare diocesano.

Confidando nella partecipazione di tutti, invito i Parroci, come da indicazioni data dalla CEI, a favorire altri momenti di preghiera comunitaria in suffragio di Papa Francesco.

Vi saluto e vi benedico.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

NB. I sacerdoti e diaconi che parteciperanno alla celebrazione sono invitati a portare camice e stola bianca.
Le indicazioni liturgiche e la preghiera per il papa defunto, secondo quanto disposto dalla CEI, sono state già a tutti comunicate nella mattinata di ieri e sono consultabili sul sito diocesano.

COMUNICAZIONE DEL VESCOVO CIRCA LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICAZIONE DEL VESCOVO CIRCA LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

 

O Dio, che dai la giusta ricompensa agli operai del Vangelo,
accogli nel tuo regno il tuo servo, il Santo Padre, Papa Francesco,
che hai costituito successore di Pietro e pastore della tua Chiesa,
e donagli la gioia di contemplare in eterno
i misteri della grazia e della misericordia
che sulla terra ha fedelmente dispensato al tuo popolo.

 

Invito tutte le comunità parrocchiali, religiose e le aggregazioni laicali a riunirsi in preghiera e a celebrare messe in suffragio del  Santo Padre Papa Francesco.

Per la messa è opportuno utilizzare uno dei formulari proposti dal Messale Romano per le Messe dei defunti «Per il Papa» (pp. 976-977).

Quanto prima comunicherò il giorno in cui a livello diocesano presiederò in Cattedrale a Melfi una santa messa di suffragio alla quale è opportuno che si partecipi tutti.

Il Messale Romano precisa che «questa Messa si può utilizzare dopo aver ricevuto la notizia della morte del Sommo Pontefice» (MR, p. 976).

Mi riservo di comunicare ulteriori informazioni utili per affidare nella comunione ecclesiale alla divina misericordia un vero discepolo missionario del Signore Risorto e il Pastore innamorato del Vangelo, servitore della chiesa e difensore dei poveri.

In comunione.

21 aprile 2025 – Lunedì dell’Angelo

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

Indicazioni liturgiche e preghiera per il Papa defunto

 

Papa Francesco


MESSA DEL CRISMA NEL GIUBILEO 2025 “PELLEGRINI Di SPERANZA” – Lettera del Vescovo

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

MESSA DEL CRISMA NEL GIUBILEO 2025 “PELLEGRINI DI SPERANZA”

Melfi – Basilica Cattedrale – Mercoledì santo 16 aprile 2025 – ore 18:00

 

Cari fratelli e sorelle,

in questo tempo di grazia, che è l’Anno Giubilare 2025, ci incamminiamo come “Pellegrini di Speranza” verso la celebrazione del mistero pasquale sorgente viva della speranza cristiana. Quest’anno la celebrazione della Pasqua assume un significato tutto particolare: il Giubileo, infatti, ci impegna ad essere veri costruttori di pace, e quindi di speranza, in questo nostro mondo profondamente lacerato da lotte e discordie.

Liturgicamente, secondo un’antica tradizione, ci appresteremo a varcare la soglia del triduo pasquale radunandoci come comunità ecclesiale per la celebrazione della Messa Crismale. Essa si colloca al centro della Grande Settimana Santa in cui rivivremo i misteri centrali della nostra Fede.

La Messa del Crisma è l’epifania della Chiesa locale. Essa si caratterizza come la “manifestazione della comunione dei Presbiteri con il proprio Vescovo nell’unico e medesimo sacerdozio e ministero di Cristo”, chiamata e costituita al fine di allargare i confini del Regno di Dio nel tempo e nello spazio unitamente a tutti i battezzati.

A questa Messa, infatti, insieme a tutte le componenti del popolo santo Dio, partecipano in special modo i Presbiteri, quali cooperatori del vescovo nella consacrazione del crisma e collaboratori nella guida pastorale delle comunità parrocchiali, nell’annuncio del Vangelo e nella testimonianza della carità per comunicare il volto attrattivo della Chiesa. La Visita Pastorale, che si sta per concludere, infatti, ci ha aiutato a scoprire la gioia e la bellezza di essere Chiesa.

La Messa del Crisma è liturgicamente il momento più alto per rafforzare la nostra appartenenza a Cristo Gesù e per sentirsi un’unica comunità radunata nel nome della SS. Trinità.

La messa del Crisma quest’anno consegnerà simbolicamente ad ogni parrocchia il compito di essere “luogo di santità ospitale” per aiutare l’umanità a camminare, attraverso i sentieri, a volte tortuosi e ripidi, della storia, con la forza della forza dello spirito Santo e la luce del Vangelo, verso la Pasqua Eterna.

Come ogni anno, anche per offrire maggiore possibilità di partecipare a tutte le componenti del Popolo di Dio pellegrinante nella nostra Chiesa di Melfi-Rapolla-Venosa,

celebreremo

LA SANTA MESSA CRISMALE

nel pomeriggio di mercoledì santo,

il 16 APRILE ALLE ORE 18:00

nella Cattedrale di Melfi.

Invito, pertanto, tutti con particolare calore – i Sacerdoti, i Diaconi, le Religiose e i Religiosi, i componenti dei Consigli Pastorali, le famiglie, i cresimandi, gli operatori pastorali, i componenti delle aggregazioni laicali – a partecipare.

Ai Parroci chiedo di informare le rispettive comunità ed incoraggiare quest’anno la partecipazione alla Messa del Crisma in forma di pellegrinaggio Giubilare, essendo la Cattedrale una delle quattro Chiese giubilari della Diocesi.

L’Ufficio liturgico diocesano farà giungere quanto prima le indicazioni pratiche relative alla partecipazione alla celebrazione. Vi aspetto numerosi.

Con la circostanza mentre chiedo la vostra preghiera per il mio ministero pastorale in mezzo a voi, vi assicuro la mia costante preghiera e vi benedico tutti di cuore nel nome del Signore Gesù, nostra unica speranza.

Da Ruvo del Monte, 6 aprile 2025 in occasione della Visita pastorale.

 

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

 


SUPERARE INSIEME LA CRISI IDRICA NELLA VALLE DELL’OFANTO E DEI TERRITORI DI LAVELLO, MELFI E MONTEMILONE

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

APPELLO

SUPERARE INSIEME LA CRISI IDRICA

NELLA VALLE DELL’OFANTO E DEI TERRITORI DI LAVELLO, MELFI E MONTEMILONE

 

  1. Unisco la mia voce a quella degli agricoltori della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone che chiedono risposte urgenti per dare certezza al loro lavoro e alle loro famiglie. Infatti, sia in occasione della Visita Pastorale e sia in queste ultime, ore ho accolto con profonda e sincera apprensione l’allarme che si leva dagli agricoltori della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone. Essi sono i custodi di una terra generosa, oggi messa a dura prova dall’emergenza idrica e dalla crisi industriale, due piaghe che scuotono non solo la sicurezza delle nostre comunità del Vulture-Melfese, ma anche le nostre coscienze. La siccità e la gestione delle risorse idriche hanno prostrato un intero comparto, quello agricolo in particolare, con conseguenze drammatiche per il lavoro, le famiglie e il tessuto sociale del nostro territorio.
  2. In questo problematico contesto, che accentua sofferenze e incertezze, apprendo con soddisfazione che la Regione Basilicata ha assegnato fondi per il recupero della Diga del Rendina. Questa scelta può diventare un segno di speranza e può contribuire a far ripartire una possibilità concreta di riscatto del nostro territorio e del mondo agricolo in particolare; auspico che questa attenzione si possa concretizzare così da far diventare l’attenzione al mondo agricolo una delle priorità strutturali per la crescita economica delle nostre comunità; infatti, l’agricoltura è una delle vocazioni specifiche della terra di Basilicata. Confido, pertanto, nell’impegno di quanti hanno ruoli di responsabilità nelle istituzioni. Questa infrastruttura potrebbe diventare un’opera segno nella nostra Regione, tale da poter sostenere sforzi e fatiche dei nostri agricoltori ed aprire in questo modo anche squarci concreti di opportunità per il futuro.
  3. Il mio auspicio è che nel dialogo franco e collaborativo fra tutte le forze in campo, animate dal bene comune, si possa operare con unità di intenti e fermezza d’azione per salvaguardare un bene di eccellenza della nostra Regione. Chiedo, a coloro che hanno responsabilità istituzionali, di mettere in campo ogni sforzo, anche ricorrendo a misure straordinarie, per dare concretezza ad attese e speranze!
  4. Dalle interlocuzioni che ho avuto in queste ultime ore con i rappresentanti del mondo agricolo della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone, resto sempre più convinto che non solo è imprescindibile un impegno corale delle istituzioni, ma anche che si debba procedere con tempestività, scongiurando ritardi e inefficienze. L’acqua, insegna Papa Francesco facendo eco alla Dottrina sociale della Chiesa, non è solo una risorsa: è un diritto fondamentale. È condizione essenziale per la dignità di chi, con fatica e sacrificio, coltiva la terra e nutre le nostre comunità; in ogni messa il Sacerdote celebrante presentando il pane per l’Eucaristia prega dicendo: “benedetto sei tu Signore, Dio dell’universo, dalla Tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo”.
  5. Per questa ragione, umilmente, spinto unicamente dalla paternità evangelica, senza invadere competenze e ruoli altrui, unisco la mia voce a quella di quanti chiedono un intervento rapido e risolutivo. La dichiarazione dello stato di emergenza idrica potrebbe essere una via da percorrere. C’è, infatti, l’urgenza assoluta da parte degli agricoltori di avviare l’annuale programmazione agricola.
  6. Agli agricoltori, ai lavoratori dell’indotto e alle loro famiglie esprimo la mia più sentita e paterna vicinanza e solidarietà. La loro “battaglia” per l’acqua è una battaglia di giustizia, di dignità e di futuro. Come cristiani, non possiamo rimanere indifferenti davanti alle sofferenze di chi, con il proprio lavoro quotidiano, contribuisce al bene comune e alla solidità economica della propria famiglia. Solo camminando insieme, con fiducia e senso di responsabilità, si può fare in modo che l’acqua torni a essere fonte di vita e di prosperità per la nostra terra.

Melfi, 24 marzo 2025.

+ Ciro Fanelli
Vescovo


Il Vescovo Fanelli sulla tragica morte di un giovane detenuto nella Casa Circondariale di Melfi

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICATO

Il Vescovo Fanelli sulla tragica morte di un giovane detenuto nella Casa Circondariale di Melfi.

“Una sconfitta per tutti, necessità di un vero cambiamento”

 

Con profonda tristezza e dolore, la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ha appreso della morte per suicidio di un giovane detenuto tunisino di 25 anni da pochi giorni assegnato presso la Casa Circondariale di Melfi.

Una tragedia che colpisce l’intera comunità e che interpella le nostre coscienze sulla condizione anche psicologica dei detenuti.

La perdita di una vita umana è sempre un dramma che come cristiani e cittadini non può lasciarci indifferenti.

Pur non essendoci nel penitenziario di Melfi sovraffollamento di detenuti, la morte di questo giovane tunisino apre la riflessione sul sistema carcerario.

Ancora una volta, in molti istituti penitenziari, oggi si evidenziano la fragilità e la sofferenza di chi si trova a vivere in situazioni di estrema solitudine, che possono spingere alla disperazione e a gesti irreparabili.

Ogni suicidio rappresenta una sconfitta per la società, chiamata a garantire la cura e la solidarietà, condizioni indispensabili per offrire ad ogni detenuto nel rispetto della giustizia, la dignità e la speranza di riscatto.

Questo drammatico episodio riporta al centro del dibattito la grave condizione delle carceri italiane, segnate dal sovraffollamento e dalla carenza di risorse umane e strutturali adeguate.

È necessario un impegno concreto da parte di tutti, affinché le carceri non siano solo luoghi di giusta espiazione, ma ambienti in cui sia possibile avviare un cammino di cambiamento e riscatto.

Esprimo, pertanto, la mia vicinanza alla famiglia del giovane scomparso, ai detenuti, ai dirigenti e al personale della Casa Circondariale di Melfi ea tutti coloro che ogni giorno combattono per rendere il sistema penitenziario più umano e giusto.

Come comunità cristiana, siamo chiamati a non voltare lo sguardo dinanzi a queste tragedie, ma a farci promotori di un vero cambiamento.

Melfi, 16 marzo 2025

+Ciro Fanelli
Vescovo

PREGHIERA CORALE, AFFETTUOSA E GRATA PER PAPA FRANCESCO

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

PREGHIERA CORALE, AFFETTUOSA E GRATA PER PAPA FRANCESCO

Carissimi,

ci sono momenti, come questi del ricovero in ospedale di Papa Francesco, in cui il nostro legame ecclesiale con il Santo Padre deve manifestarsi visibilmente anche nell’affettuosa unione di preghiera per la Sua persona.

La nostra Diocesi con tutte comunità parrocchiali, in questi giorni in cui il Santo Padre è ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli in Roma, si stringe con affetto attorno a lui, pregando e facendo pregare per la Sua piena guarigione.

Anche la nostra Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, unita a tutte le Chiese che sono in Italia, desidera far sentire a Papa Francesco il suo affetto attraverso una preghiera corale, intensa e perseverante.

La nostra Chiesa locale ama il Papa e prega per lui in questo momento di fragilità e di sofferenza!

Con fiducia eleviamo al Signore la nostra invocazione nelle Sante Messe e in ogni altra preghiera comunitaria.

Chiediamo al Signore che sostenga Papa Francesco e gli dia il dono della guarigione, affinché attraverso il Suo Magistero egli possa continuare a guidare il cammino della Chiesa sui sentieri della comunione e della missione.

Invito, dunque, tutti i presbiteri a celebrare la Santa Messa per il Papa, e chiedo ad ogni comunità parrocchiale, ad ogni casa religiosa, a ogni cuore illuminato dalla luce della Fede di unirsi in preghiera, affinché il Signore lo custodisca per aiutarci ad essere autentici pellegrini di speranza.

La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli, interceda per il nostro amato Papa Francesco e faccia sentire al suo cuore l’affetto sincero di tutta la Chiesa e delle donne e degli uomini di buona volontà.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

Aree interne: Nuove forme pastorali capaci leggere il presente e generare un cambiamento

Venerdì 10 gennaio 2025 ore 16.30 Aula Consiliare del Comune di Melfi - INCONTRO CON MONS. ACCROCCA, Arcivescovo di Benevento

La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si appresta, tramite l’ufficio diocesano per la pastorale sociale e della legalità e il MEIC, ad avviare un tavolo di riflessione e di dialogo sul tema delle Aree interne.  La riflessione principale sarà tenuta da S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento.  Tra gli attori di questo confronto oltre alla Chiesa locale sono stati coinvolte le istituzioni, il mondo della politica, del sindacato e delle realtà associative presenti sul territorio.

L’Arcivescovo Accrocca svilupperà il tema delle “aree interne” nella prospettiva di offrire criteri per individuare “Nuove forme pastorali capaci leggere il presente e generare un cambiamento”.

L’evento si terrà il 10 gennaio 2025 presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi. Il tema di quest’anno si raccorda sia con il percorso di ascolto e di discernimento del cammino sinodale diocesano e sia con la Visita Pastorale del Vescovo Fanelli. L’attenzione a saper leggere il presente per generare un cambiamento significa prendersi cura della speranza, quale via per rigenerare la vita sociale.

L’incontro intende offrire un momento di riflessione e condivisione con gli amministratori locali e le altre forze sociali presenti sul territorio anche in preparazione al Giubileo del 2025. La riflessione sulle Aree interne nella diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa è il frutto di un processo di ascolto e partecipazione che ha coinvolto da un quinquennio la comunità ecclesiale.

L’evento, organizzato è frutto di diversi incontri di riflessione e condivisione tra gli uffici dell’ambito della Pastorale sociale e della legalità, il MEIC, le associazioni, i movimenti e realtà della diocesi.

Il Vescovo Fanelli ha invitato all’evento con queste parole: “Dobbiamo sentire tutti l’urgenza di denunciare l’abbandono di una parte rilevante del territorio nazionale e, in pari tempo, il bisogno di ravvivare luoghi in cui la vita rischia di finire”.  Il Vescovo ha inoltre ribadito che “nessuna strada conduce al futuro se non incrocia le aree marginali che rappresentano la maggior parte del territorio italiano e che, accomunate da criticità, sono depositarie di straordinaria ricchezza”.

Venerdì 10 gennaio, alle ore 16,30, l’assemblea sarà aperta con i saluti istituzionali e dall’intervento autorevole dell’Arcivescovo di Benevento S.E. Mons. Felice Accrocca. La seconda parte dell’incontro prevederà una serie di interventi per approfondire varie dimensioni della vita sociale e pastorale del territorio del Vulture Melfese fortemente segnato dalle difficoltà dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi. La problematica del lavoro è una delle preoccupazioni più urgenti e più incidenti sulla vita sociale delle comunità, delle famiglie e dei giovani.

L’assemblea si concluderà con l’intervento del Vescovo S.E. Mons. Ciro Fanelli, il quale ribadirà “la consapevolezza della Chiesa che le cosiddette Aree interne possono diventare un trampolino di lancio per una rinascita di tutti quei territori oggi segnati da tante criticità a vantaggio anche dell’intero sistema nazionale”.

Mons. Fanelli a San Nicola di Melfi

Colloquio con i dirigenti Stellantis su problemi e prospettive per i lavoratori

 

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICATO

 

Colloquio con i dirigenti Stellantis su problemi e prospettive per i lavoratori

 

Il 19 dicembre u.s., nell’ambito di un rinnovato dialogo e nella costruzione di relazioni positive con i Sindacati e con le Aziende, mi sono recato nello stabilimento Automotive Stellantis di Melfi per incontrare la dirigenza, nelle persone dell’Ing. Nicola Intrevado e del Dr. Giuseppe Messinese.

L’incontro è stato molto importante e ha messo al centro le grandi difficoltà che oggi vivono i lavoratori e le lavoratrici dell’area industriale di Melfi. Il ritrovato dialogo con tutte le parti Sociali Istituzionali Nazionali e Locali , ma soprattutto l’annuncio da Parte di Stellantis che tre dei quattro modelli di automobili che verranno costruite nello stabilimento di Melfi già annunciati precedentemente saranno prodotti oltre che nella versione elettriche anche nella versione Mild Hybrid, pongono le basi per un futuro fatto di nuovi investimenti, ma soprattutto della certezza che lo stabilimento di Melfi è e sarà ancora centrale nelle dinamiche del settore automotive In Italia ed in Europa.

Sicuramente siamo ancora molto preoccupati per i tempi di attuazione dei nuovi modelli, che costringeranno ancora i lavoratori, soprattutto quelli dell’indotto e della logistica, a soffrire per la perdita salariale data dagli ammortizzatori sociali. Riteniamo però che la strada intrapresa possa essere quella giusta per dare nuovo impulso al futuro di Melfi e all’intera Regione Basilicata

Il nostro appello a tutti gli attori coinvolti è che bisogna dialogare di più, mettere da parte ogni tipo di personalismo e far sì che la comunità intera lavori tutta nella stessa direzione. In questa logica faremo la nostra parte per far sì che le istituzioni, i partiti, i sindacati e la curia possano lavorare congiuntamente per il futuro di tutte le famiglie della Basilicata.

Melfi, 20 dicembre 2024

+ Ciro Fanelli

Vescovo