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Progetto Policoro: bando per l’assegnazione di Borsa di studio per l’anno 2025

Giovani – Vangelo – Lavoro: un’esperienza a servizio dei giovani!

Progetto Policoro: bando per l’assegnazione di Borsa di studio per l’anno 2025

 

Il Progetto Policoro della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, in collaborazione con i tre uffici Caritas, Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale Giovanile, è alla ricerca del prossimo Animatore di Comunità.

Il bando è rivolto a giovani dai 20 ai 32 anni.

Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile.

La Conferenza Episcopale Italiana, INECOOP, in collaborazione con la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ha istituito una borsa di studio del valore di € 3.120,00, per la formazione di Animatori di Comunità finalizzata a sostenere la formazione in materia di lavoro, imprenditorialità giovanile e animazione territoriale.

La domanda di partecipazione deve essere indirizzata direttamente alla Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa tramite posta elettronica (diocesi.melfi@progettopolicoro.it) e deve pervenire entro e non oltre il giorno 31 del mese di Agosto 2025.

Per info 320 8276964 (Andrea).

Si allega

  1. MELFI Bando Borse di Studio PP 2026.pdf
  2. Domanda di partecipazione Bando PP 2026


Il cardinale Repole in visita a Rapone

Il cardinale Repole in visita a Rapone

 

La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e la comunità di Rapone accolgono il Cardinale con gioia e gratitudine

 

La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e la comunità di Rapone accolgono con gioia e gratitudine Sua Eminenza il Cardinale Roberto Repole, originario di Rapone, attualmente Arcivescovo Metropolita di Torino e Vescovo di Susa. Sua Eminenza sarà a Rapone l’11 e il 12 luglio 2025.

Il Cardinale Repole è stato invitato dal Sindaco di Rapone, ing. Felicetta Lorenzo e dal Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa, S.E. Mons. Ciro Fanelli, in occasione del conferimento delle Chiavi della Comunità raponese, paese natale del suo papà. Questa lieta circostanza sarà una felice opportunità per consentire a tutti i cittadini di Rapone e alla Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa di esprimere la propria gioia per la Sua elezione ad Arcivescovo e per la Sua creazione a Cardinale.

Il Cardinale Repole è testimonianza vivente di un prestigioso “figlio” della nostra terra lucana, che ha dato lustro alle Sue origini non solo offrendo  una significativa testimonianza con la sua alta competenza teologica e il suo zelo pastorale, ma essendo segno riconosciuto ed apprezzato di squisita premura episcopale e di grande fedeltà alla Chiesa e al Santo Padre.

La comunità di Rapone e l’intera diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si uniscono in questi giorni della visita alla gioia delle comunità di Torino e Susa e con cuore grato ringraziano il Signore per il dono e l’attenzione concessi dal Pontefice ai due territori diocesani piemontesi scegliendolo quale pastore e padre nella fede. Rapone e la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa accompagnano nella preghiera il Cardinale Repole in questo tratto esaltante ed impegnativo del suo cammino pastorale.

Il Cardinale Repole è onore e vanto della Chiesa piemontese e dell’intera comunità lucana; la Basilicata oggi, attraverso la comunità di Rapone e la diocesi melfitana, intende onorare con affetto e gratitudine l’Eminentissimo presule.

La presenza del Cardinale Repole a Rapone è un evento atteso: i rapporti di parentela, di amicizia e comunione tra il presule e la diocesi melfitana e il comune di Rapone sono il segno di un legame che non si è mai interrotto. Nel 2019, prima di essere elevato alla dignità episcopale, il teologo Repole a Melfi, nel Salone degli Stemmi nel Palazzo Vescovile, ha tenuto una apprezzatissima relazione sulla “sinodalità”, dimensione fondamentale di una chiesa che vuole incarnare nell’oggi la missione affidatale dal Signore Risorto di essere fermento di una nuova umanità.

Il programma della visita del Cardinale prevede i seguenti appuntamenti:

 

Venerdì 11 luglio 2025:

ore 18.00: accoglienza del Cardinale all’ingresso del comune Rapone.

ore 19.00: in dialogo con il Cardinale in Piazza XX Settembre

ore 20.00: conferimento delle chiavi della città di Rapone

ore 21:00 il cardinale saluterà autorità ed amici.

Sabato 12 luglio 2025

ore 9.00: Visita privata del cardinale al cimitero, al santuario di S. Vito e alla locale casa di riposo.

ore 10.30: santa Messa presso la Chiesa Madre di Rapone

 

CENNI BIOGRAFICI

Il Cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino (Italia), è nato a Torino il 29 gennaio 1967. Entrato in Seminario all’età di undici anni, ha svolto gli studi superiori presso il Seminario Minore, conseguendo la maturità classica presso il Liceo Salesiano Valsalice di Torino nel 1986. Ha studiato Filosofia e Teologia nel Seminario Arcivescovile di Torino e ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 13 giugno 1992. Dal 1992 al 1996 è stato Vicario Parrocchiale presso Gesù Redentore e Collaboratore della Parrocchia del Ss. Nome di Maria in Torino. Ha proseguito gli studi di Teologia Sistematica presso la Pontificia Università Gregoriana di  Roma, conseguendo la Licenza nel 1998 e il Dottorato nel 2001 con una tesi sul pensiero di Henri de Lubac in dialogo con Gabriel Marcel. Dal 2001 ha insegnato Teologia Sistematica presso la sede parallela di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città. Canonico della Real Chiesa di San Lorenzo a Torino dal 2010, è stato Presidente dell’Associazione Teologica Italiana dal 2011 al 2019; Preside della Sezione di Torino della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e Collaboratore della Parrocchia di Santa Maria della Stella a Druento. Il 19 febbraio 2022 è stato nominato da Papa Francesco 95º Arcivescovo Metropolita di Torino e Vescovo di Susa, unendo così in persona episcopi le due Sedi. Il 7 maggio successivo, ha ricevuto l’ordinazione episcopale. Nel settembre 2022, il Consiglio Episcopale Permanente della CEI lo ha nominato Membro della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. Nell’ottobre 2022, i Vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta lo hanno eletto Vicepresidente della Conferenza Episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta (CEP). Il Papa Francesco lo ha nomindato membro del XVI Consiglio Ordinario della Segreteria Generale il 4 dicembre 2024 e del Dicastero per la dottrina della Fede. Ha partecipato al Conclave che ha eletto al sommo pontificato Papa Leone XIV.

Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 7 dicembre 2024 del Titolo di Gesù Divin Maestro alla Pineta Sacchetti.

Sesto incontro diocesano Apostolato della preghiera

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

APOSTOLATO DELLA PREGHIERA

 

Carissimi fratelli e sorelle,

l’Apostolato della Preghiera della nostra Diocesi anche quest’anno ha organizzato un momento di riflessione e di celebrazione non solo per gli aderenti all’associazione, ma anche per quanti si sentono “attratti” dal mistero del cuore di Cristo.

Questo è il sesto appuntamento diocesano. L’evento, organizzato dal direttore diocesano dell’Adp, don Giuseppe Cacosso, si inserisce nel cammino giubilare e nella memoria dei 350 anni dalla prima apparizione del Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque a Paray-le-Monial.

Il Cuore trafitto di Cristo è la sintesi simbolica del mistero pasquale.
La Pasqua del Signore, nella sua realtà ed efficacia spirituale, è infatti perennemente presente al cospetto di Dio, anzi, nella Persona del Verbo incarnato e glorificato, e quindi appartiene ora alla realtà eterna.

Il Magistero recente dei Pontefici ha evidenziato con chiarezza di dottrina che la devozione e la spiritualità al Cuore di Cristo sono l’architrave di una vita cristiana che nel contempo incarna la duplice fedeltà a Dio e all’uomo. In questo orizzonte si inserisce l’enciclica di Papa Francesco “Dilexit nos”.

L’incontro diocesano dell’Apostolato della Preghiera si svolgerà a Melfi, giovedì 26 giugno nel Salone degli Stemmi, alle ore 17:30; si aprirà con una mia relazione sull’enciclica di Papa Francesco “Dilexit nos” a cui seguirà, in Cattedrale alle ore 19:00, la santa messa giubilare.

L’evento diocesano, che precede la Solennità del Cuore di Gesù, vuole anche aiutare il popolo di Dio a contemplare “il disegno eterno del Padre, dispiegatosi nella Storia della salvezza, (che) si è riavvolto per così dire in Cristo glorificato ed assiso alla destra del Padre” (Ch. A. Bernard).

E’ quanto mai attuale ed urgente riconoscere – come ci ha aiutato a fare durante il suo pontificato Papa Francesco – il mistero pasquale non solo come oggetto di contemplazione, ma quale vera fonte di energia per l’apostolato

Ogni battezzato, ogni discepolo missionario, trova nella conoscenza e nella contemplazione del mistero di Cristo la vera sorgente per vivere pienamente la propria vocazione battesimale e ministeriale per la crescita del Regno di Dio.

In attesa di poterci incontrare giovedì 26 giugno per vivere insieme questo evento giubilare di riflessione e di celebrazione nella luce del S. Cuore di Gesù, vi invito a ringraziare Dio per la vita donata dei nostri sacerdoti e a chiedere al Signore Gesù nuove e sante vocazioni sacerdotali per la nostra Chiesa particolare.

Vi benedico di cuore.

Melfi, 24 giugno 2025 – Solennità della Natività di S. Giovanni Battista

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

CORPUS DOMINI DI SOLIDARIETA’

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

CORPUS DOMINI DI SOLIDARIETA’

CON I POPOLI CHE SOFFRONO LA FAME

 

L’Eucaristia ‘luogo’ di missione

(anno pastorale 2024-2025)

“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura (Mc 16, 15).

  

Cari fratelli e sorelle,

  1. domenica prossima 22 giugno celebreremo la Solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Il Consiglio Missionario Nazionale, che riunisce rappresentanti di tutte le forze missionarie della Chiesa in Italia, fa eco all’appello del Consiglio Episcopale Permanente della CEI “denunciando l’inaccettabile tributo che intere popolazioni stanno pagando e ribadendo la necessità che il diritto umanitario internazionale sia sempre garantito“. Anche la nostra comunità diocesana non può  ignorare che a Gaza si muore di fame e perciò sente il dovere di sostenere e promuovere azioni concrete di solidarietà che ciascun uomo e donna di buona volontà può fare.
  1. Invito, pertanto, le parrocchie, le comunità religiose e le aggregazioni laicali, perché,  in occasione della prossima festa del Corpus Domini, in cui celebriamo Cristo Pane di vita per tutti, si facciano promotrici di iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo. Ogni comunità, riflesso e presenza di Cristo incarnato, trovi la forma e il tempo per vivere questo gesto concreto di digiuno in unione alle membra sofferenti dell’umanità: “quando un membro soffre, tutto il corpo soffre”. Per ciascuno di noi la solennità del  Corpus Domini sia un occasione forte di solidarietà con i popoli che soffrono la fame.
  1. La liturgia della Parola che ascolteremo domenica prossima ci aiuterà a riconoscere nel mistero eucaristico Cristo Gesù, nostra unica speranza, come il pane vivo disceso dal Cielo e sempre in mezzo a noi. Questo grande mistero è la vera sorgente e il culmine della vita e della missione della Chiesa (SC 10).
  1. Nella vigilia del Corpus Domini del 2023, dando il via al triennio eucaristico, consegnai alla Diocesi le Linee pastorali dal titolo “Nell’Eucaristia nasce e rinasce la Chiesa”; in quella circostanza abbiamo condiviso una tappa importante del “pellegrinaggio” della Visita Pastorale,  annunciandone la data di apertura e costituendo l’equipe dei con-visitatori (10 giugno 2023). Ora ci avviamo alla conclusione di questa singolare esperienza di vita ecclesiale, che ha coinvolto tutte le comunità parrocchiali della nostra Diocesi. Infatti, il prossimo  5 ottobre  – dopo che avrò visitato le comunità di Maschito e San Fele – come già programmato ci sarà la celebrazione diocesana per la chiusura della Visita Pastorale. L’itinerario eucaristico ha di fatto scandito il cammino della Visita e ci sta introducendo contemporaneamente all’esperienza forte del Sinodo diocesano, evento sicuramente impegnativo, ma esaltante. Il Sinodo diocesano è, infatti, a servizio della rinascita della vitalità della nostra Chiesa particolare. La nostra Diocesi, docile ai suggerimenti dello Spirito Santo mediante l‘ascolto assiduo della Parola di Dio, è chiamata ad essere “giovane gioiosa e missionaria” per mostrare a tutti il volto di Cristo e riqualificare l’annuncio.
  1. La Solennità del Corpus Domini ci introduce nel tema del prossimo anno pastorale: L’Eucaristia ‘luogo’ di missione! Le tappe individuate per il triennio pastorale in corso (2023-2026) sono una esplicitazione delle finalità essenziali sia della Visita Pastorale che del prossimo Sinodo diocesano. L’Eucaristia intesa e vissuta come ‘luogo’ di missione ci ricorda che “la celebrazione eucaristica non è infatti solo ‘momento’ funzionale a qualcosa che si deve vivere fuori di essa come se la missione fosse un’altra cosa rispetto al celebrare. No, la Chiesa è missionaria anche quando celebra il suo Signore, lo loda e lo benedice” (Linee pastorali, p. 56). Celebriamo l’Eucaristia per conformarci a Lui e per divenire Chiesa. Dall’Eucaristia nascono i veri discepoli missionari che si sentono amati e inviati per allargare i confini del Regno di Dio. Il Signore risorto in ogni celebrazione eucaristica ci ripete: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.  Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,  prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (cfr. Mc  16, 15-20).
  1. La Missione di annunciare il Vangelo è l’unica ragion d’essere della Chiesa ed il criterio guida per mettere mano a riforme e cambiamenti nelle istituzioni e nelle dinamiche ecclesiali. Questa trasformazione “missionaria” è frutto di una celebrazione eucaristica non solo celebrata ma vissuta ed incarnata. Il congedo della Messa include un forte e chiaro invito alla missione, che la Chiesa, sorretta dall’Eucaristia, preceduta e accompagnata dall’esempio e dall’intercessione di Maria, porta a compimento nell’evangelizzare il mondo odierno. L’Eucaristia ha lo scopo di farci crescere nell’amore di Cristo e nel suo desiderio di portare il Vangelo a tutti.
  1. Carissimi, con la domenica del Corpus Domini nella quale Gesù è posto visibilmente al centro delle nostre comunità e noi, attraverso la processione eucaristica, siamo invitati a camminare con lui lungo le strade delle nostre città e dei nostri paesi, diamo dunque inizio nella preghiera di adorazione al terzo anno del cammino diocesano; chiediamo anche al Signore Gesù di aiutarci a metterci in ascolto dello Spirito e dei segni dei tempi, affinché la nostra Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, attraverso il Sinodo, si rafforzi nella comunione e sappia riqualificare il modo di annunciare il Vangelo. Maria, la donna eucaristica, tenga sempre aperto il nostro cuore verso i popoli che soffrono la fame e ci aiuti a crescere nella misericordia e nella pace.

Melfi, 20 giugno 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 


Giubileo 2025 – Pellegrinaggio diocesano

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

L’Anno Santo, che la benevolenza divina e la maternità della Chiesa ci donano con il Giubileo 2025, è un dono da accogliere con viva gratitudine.

Tutti dobbiamo sperimentare il dono della Divina Misericordia e gustare il lieto compito di vivere l’anno giubilare come “tempo di grazia”: sarà una preziosa occasione per rigenerare la nostra appartenenza ecclesiale e mettere a frutto la nostra missione di “servi della speranza”, di amici di “Cristo, nostra speranza”.

Il pellegrinaggio è una delle forme privilegiata per vivere nella comunione ecclesiale il camminare insieme.

Papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit” raccomanda che “nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale” (n. 5).

Unitamente a questa indicazione Papa Francesco, ribadisce l’importanza della carità e della misericordia verso i fratelli più deboli e il grande valore pedagogico del pellegrinare.

Approfittiamo di questo “tempo santo” per vivere a livello diocesano il pellegrinare verso Roma per attraversare la porta santa, segno visibile, del cuore di Cristo, spalancato ad accoglierci nelle nostre umane fragilità e modello di uno stile di vita orientato ad essere accoglienti ed inclusivi.

Ogni comunità – parrocchia, comunità religiose – e tutte le aggregazioni laicali sappiano coinvolgere ragazzi, giovani, famiglie, operatori pastorali a vivere la bellezza e la singolarità di questo tempo di grazia.

Attraverso la preghiera, la catechesi e le opere di carità tutti possano gustare la ricchezza di grazia dell’Anno Santo ordinario e la fecondità del cammino pastorale diocesano che ci orienta a vivere l’eucaristia come il grande mistero nel quale nasce e rinasce la chiesa tacendo diventare l’assemblea eucaristica luogo di santità ospitale e di missione.

L’Eucaristia, pertanto, soprattutto in questo anno di grazia, celebrata e adorata, divenga la sorgente e la mente di ogni cammino di Chiesa rendendoci nei fatti e nella verità autentici “pellegrini di speranza” con il portare a tutti la luce vera, quella che illumina ogni uomo: Cristo Gesù, nostro unico salvatore, ieri oggi e sempre.

Melfi, 14 giugno 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

ANNUNCIO DEL SINODO DIOCESANO DELLA CHIESA DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

Prot. N. 45/2025/VE

 ANNUNCIO

DEL SINODO DIOCESANO

DELLA CHIESA DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

 

A seguito dell’esperienza della Visita Pastorale (2023-2025) alla Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, che sta volgendo alla sua conclusione, ho maturato la convinzione dell’opportunità di celebrare un Sinodo diocesano, affinché la nostra Chiesa viva un periodo di intenso discernimento su ciò che deve essere intrapreso per rinnovare l’azione pastorale di fronte alle attuali sfide, per annunciare il Vangelo in modo nuovo e sognare una Chiesa “missionaria” verso la vita delle persone e della società.

E’ per la nostra diocesi il primo Sinodo dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II e il primo dopo la definizione dell’attuale assetto della nostra circoscrizione ecclesiastica; esso nel comune ascolto della Parola di Dio e nel dialogo reciproco con tutte le componenti dell’organismo ecclesiale cercherà di “disegnare” la Chiesa di Cristo che è chiamata ad abitare l’oggi e a protendersi verso il domani, per rigenerare la vita delle nostre comunità, rendendole capaci di comunicare a tutti la “gioia del Vangelo”.

La finalità fondamentale del Sinodo è quella di evidenziare le linee essenziali del volto della Chiesa che ci stimoli a “camminare insieme” valorizzando carismi e ministeri nella prospettiva del futuro.

Il Sinodo trova il suo quadro di riferimento nel cammino pastorale svolto in questi anni e descritto nelle linee pastorali “Comunione e ministerialità” (2018-2020); “Capire e vivere il battesimo per essere Chiesa in uscita” (2020-2023) e “Nell’Eucaristia nasce e rinasce la Chiesa” (2023-2026). L’itinerario pastorale, soprattutto alla luce del cammino in corso, ha trovato durante quest’anno una significativa espressione nel percorso di formazione unitaria improntata al tema “Oltre i confini pastorali. Nuove forme pastorali in un cambiamento di epoca”.  Il tema è stato  proposto, condiviso e meditato negli incontri formativi unitari e soprattutto nel dinamismo proprio della Visita Pastorale, che ha messo in evidenza alcune importanti “urgenze pastorali”.

Ritengo, infatti, urgente e necessario che per sperimentare come lo Spirito del Signore Risorto “genera e rigenera la Chiesa” il punto di partenza debba essere quello di ritrovare il senso di appartenenza ecclesiale, la passione del Vangelo, risvegliare nella coscienza dei presbiteri, dei diaconi, delle persone consacrate e dei laici il desiderio di una Chiesa “giovane, gioiosa e missionaria” (2018).

Per far questo occorre rinnovare anche lo sguardo sul “volto delle parrocchie ” per giungere a costruire un presbiterio fraterno e “missionario” e comunità parrocchiali aperte alla collaborazione pastorale che vivono con convinzione la comunione in una fraternità generatrice di disponibilità ad abbracciare le necessità del nostro territorio diocesano con gratuità e slancio missionario.

Nel perseguire questo obiettivo, il Sinodo – partendo da una lettura realistica della situazione ecclesiale e sociale della nostra Chiesa particolare, mettendosi in ascolto attento della Parola di Dio –  farà costantemente tesoro degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, delle indicazioni pastorali del Magistero del Sommo Pontefice e degli orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, delle conclusioni della mia prima Visita Pastorale e del magistero dei Vescovi miei immediati predecessori, il servo di Dio S.E. Mons. Vincenzo Cozzi e S.E. Mons. Gianfranco Todisco.

Pertanto, avendo udito il Consiglio Presbiterale nella sessione ordinaria del 20 maggio 2025 e l’Assemblea Diocesana del 2 giugno 2025, a norma della legge canonica,

visti i canoni 461, § 1, e 462 del Codice di Diritto Canonico;

vista l’Istruzione sul Sinodo diocesano delle Congregazioni per i Vescovi e per l’Evangelizzazione dei popoli del 19 marzo 1997 (parte III, lett. A e B);

con la presente lettera

ANNUNCIO FORMALMENTE

che nella Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, espletati tutti gli adempimenti previsti, si celebri

IL SINODO DIOCESANO.

Con apposito atto provvederò, quanto prima, ad indire formalmente il Sinodo diocesano, a definire gli adempimenti necessari per la preparazione dei lavori ed a stabilire la data della convocazione dell’Assemblea sinodale di apertura del Sinodo.

Al decreto di indizione verrà allegato, come previsto dalle norme vigenti, il Regolamento del  Sinodo diocesano, debitamente promulgato e approvato.

Dispongo infine, che la presente lettera venga comunicata nella giornata di domani, Solennità di Pentecoste, a tutte le parrocchie della Diocesi, affinché ogni fedele possa esserne a conoscenza ed accompagnare il cammino in vista della celebrazione sinodale con un’intensa preghiera, in spirito di amore sincero per la nostra Chiesa particolare, per il buon esito del Sinodo.

Affido sin d’ora il lavoro Sinodale all’intercessione di Maria SS. Madre della Chiesa e ai nostri Santi Patroni Alessandro, Biagio e Felice, insieme con tutti i Santi e Beati della Chiesa di Melfi-Rapolla-Venosa.

Dato a Melfi, lì 7 giugno 2025 – Vigilia di Pentecoste – Anno giubilare ordinario “Pellegrini di Speranza”.

+ Ciro Fanelli
Vescovo


IL VESCOVO ANNUNCIA IL SINODO DIOCESANO

VIGILIA DI PENTECOSTE 2025

VIGILIA DI PENTECOSTE 2025

IL VESCOVO ANNUNCIA IL SINODO DIOCESANO

Mentre si sta per concludere la visita Pastorale ed il cammino sinodale della Chiesa italiana, nell’anno giubilare “Pellegrini di Speranza”, è arrivato il momento di iniziare il Sinodo diocesano nella nostra diocesi: il primo dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II.

Obiettivo del Sinodo diocesano è il rinnovamento del modo di essere Chiesa e di vivere il Vangelo. Tanti sono i motivi di questa scelta, fra i quali soprattutto l’esperienza della Visita Pastorale. Il Sinodo è un tempo propizio per ripensare la Chiesa di domani, a partire dalla realtà dell’oggi. Dal Sinodo potranno venire indicazioni concrete per questo rinnovamento.

Il Sinodo darà la parola a tutti, perché ciascuno possa dare il proprio contributo e perché dall’ascolto di tutti possano nascere scelte significative ovvero “Generare speranza per costruire futuro”.

Assemblea Diocesana – Praticare la speranza, pellegrini in un cambiamento di epoca

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

Assemblea Diocesana

Praticare la speranza, pellegrini in un cambiamento di epoca

 

Rionero 2 giugno 2025
Centro Pastorale San Gerardo

Alla Chiesa di Dio che è in Melfi-Rapolla-Venosa

Carissimi,

il prossimo 2 giugno concluderemo a Rionero, presso il centro pastorale San Gerardo, in forma assembleare, il percorso annuale di formazione unitaria.

In questo ultimo incontro – aiutati da Centro Studi Missione Emmaus – ci poniamo l’obiettivo di definire la visione di fondo che la nostra diocesi, anche a partire dalla Visita Pastorale, intende vivere e sperimentare nei prossimi anni.

La cornice di riferimento risponde, alla luce del discernimento fatto e del magistero ecclesiale in atto, all’esigenza di essere sempre più una Chiesa evangelica e missionaria, che riesce ad adottare uno stile sinodale caratterizzato dalla corresponsabilità, dall’ascolto e dal dialogo, dal discernimento comune e dall’avviare processi più dell’occupare spazi.

Per incarnare questa visione di comunità cristiana si chiede di acquisire uno stile comune, in grado di suscitare una rinnovata appartenenza alla Chiesa locale.

Questa visione kairologica richiede ora di essere incarnata nelle singole comunità parrocchiali e nel nostro territorio. Evidentemente “i facilitatori” di questo cammino restano gli operatori pastorali: presbiteri, diaconi, persone consacrati e fedeli laici impegnati attivamente nelle parrocchie.

In questo senso un ruolo chiave viene assegnato alla formazione. Una formazione che accompagni, crei le condizioni per generare un cambiamento di “postura” e di sguardo in chi vi partecipa; una formazione graduale che, piano piano, si estenda a tutti; una formazione multi-ministeriale e non separata tra presbiteri, consacrati e laici.

Trattandosi di una Assemblea diocesana, un elemento importante sarà quello favorire il dialogo tra i partecipanti e il loro ascolto sulle prospettive evidenziate sopra. Questo ci permetterà di porre le basi per il “nostro” futuro, per praticare quella speranza incarnandola nella propria realtà, da pellegrini / discepoli missionari, che sanno abitare questo tempo.

Unitamente agli amici della Missione Emmaus, che guideranno la nostra assemblea diocesana, agli uffici di Curia e ai facilitatori dei gruppi di lavoro assembleare, vi saluto tutti fraternamente e vi chiedo di accompagnare questo momento assembleare con la preghiera.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

Giubileo del mondo della comunicazione

Giubileo del mondo della Comunicazione

 

La Conferenza Episcopale di Basilicata promuove per martedì 20 maggio 2025 a Potenza il Giubileo del mondo della Comunicazione, un evento che si inserisce nel cammino dell’Anno Santo e che intende offrire un momento di riflessione e confronto per tutti gli operatori della comunicazione. L iniziativa, dal titolo “Le nuove frontiere della comunicazione. Verità e Speranza nell’era dell’intelligenza artificiale”, vuole essere un occasione per interrogarsi sul ruolo dei media in un tempo segnato da cambiamenti profondi, ma anche da grandi opportunità.

L incontro prevede due momenti. Il primo si terrà alle 16 nel Teatro Stabile. Previsti i saluti di Monsignor Ciro Fanelli, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa e delegato della CEB per le Comunicazioni Sociali, del sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, del Presidente di Assostampa Basilicata Angelo Oliveto e della Presidente dell’Ordine dei giornalisti lucani Sissi Ruggi.

Seguirà un talk con la partecipazione di Fabio Bolzetta, giornalista e presidente di WeCa (Associazione Web Cattolici Italiani), del professor Daniel Arasa, docente di Comunicazione istituzionale presso la Pontificia Università della Santa Croce e di don Gianluca Bernardini, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Milano e presidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema). A moderare sarà la presidente dell’Ucsi Basilicata, Cinzia Grenci. Le conclusioni saranno affidate a Monsignor Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo.

Alle 18.30 l’evento proseguirà con la processione verso la Cattedrale di San Gerardo, seguita da un momento di preghiera: un tempo spirituale per riconsegnare il cammino dei comunicatori alla luce del Vangelo.

“Vogliamo vivere questo Giubileo come un occasione di ascolto, di crescita e di speranza ha dichiarato Monsignor Ciro Fanelli . I comunicatori oggi sono chiamati a un compito esigente: raccontare la verità senza paura, costruire ponti tra le persone e non muri di disinformazione, saper leggere i segni dei tempi anche nell’era dell’intelligenza artificiale”.

L’incontro è aperto a tutti e intende coinvolgere in particolare giornalisti, operatori pastorali, studenti, comunicatori istituzionali e quanti, nella quotidianità, si confrontano con le sfide e le potenzialità della comunicazione.

1. DISCORSO DEL SANTO PADRE LEONE XIV
2. MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA LIX GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
3. Messaggio Gmcs 2025
4. Comunicato stampa CEB giubileo del mondo delle comunicazioni sociali