CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA
CORPUS DOMINI DI SOLIDARIETA’
CON I POPOLI CHE SOFFRONO LA FAME
L’Eucaristia ‘luogo’ di missione
(anno pastorale 2024-2025)
“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15).
Cari fratelli e sorelle,
- domenica prossima 22 giugno celebreremo la Solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Il Consiglio Missionario Nazionale, che riunisce rappresentanti di tutte le forze missionarie della Chiesa in Italia, fa eco all’appello del Consiglio Episcopale Permanente della CEI “denunciando l’inaccettabile tributo che intere popolazioni stanno pagando e ribadendo la necessità che il diritto umanitario internazionale sia sempre garantito“. Anche la nostra comunità diocesana non può ignorare che a Gaza si muore di fame e perciò sente il dovere di sostenere e promuovere azioni concrete di solidarietà che ciascun uomo e donna di buona volontà può fare.
- Invito, pertanto, le parrocchie, le comunità religiose e le aggregazioni laicali, perché, in occasione della prossima festa del Corpus Domini, in cui celebriamo Cristo Pane di vita per tutti, si facciano promotrici di iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo. Ogni comunità, riflesso e presenza di Cristo incarnato, trovi la forma e il tempo per vivere questo gesto concreto di digiuno in unione alle membra sofferenti dell’umanità: “quando un membro soffre, tutto il corpo soffre”. Per ciascuno di noi la solennità del Corpus Domini sia un occasione forte di solidarietà con i popoli che soffrono la fame.
- La liturgia della Parola che ascolteremo domenica prossima ci aiuterà a riconoscere nel mistero eucaristico Cristo Gesù, nostra unica speranza, come il pane vivo disceso dal Cielo e sempre in mezzo a noi. Questo grande mistero è la vera sorgente e il culmine della vita e della missione della Chiesa (SC 10).
- Nella vigilia del Corpus Domini del 2023, dando il via al triennio eucaristico, consegnai alla Diocesi le Linee pastorali dal titolo “Nell’Eucaristia nasce e rinasce la Chiesa”; in quella circostanza abbiamo condiviso una tappa importante del “pellegrinaggio” della Visita Pastorale, annunciandone la data di apertura e costituendo l’equipe dei con-visitatori (10 giugno 2023). Ora ci avviamo alla conclusione di questa singolare esperienza di vita ecclesiale, che ha coinvolto tutte le comunità parrocchiali della nostra Diocesi. Infatti, il prossimo 5 ottobre – dopo che avrò visitato le comunità di Maschito e San Fele – come già programmato ci sarà la celebrazione diocesana per la chiusura della Visita Pastorale. L’itinerario eucaristico ha di fatto scandito il cammino della Visita e ci sta introducendo contemporaneamente all’esperienza forte del Sinodo diocesano, evento sicuramente impegnativo, ma esaltante. Il Sinodo diocesano è, infatti, a servizio della rinascita della vitalità della nostra Chiesa particolare. La nostra Diocesi, docile ai suggerimenti dello Spirito Santo mediante l‘ascolto assiduo della Parola di Dio, è chiamata ad essere “giovane gioiosa e missionaria” per mostrare a tutti il volto di Cristo e riqualificare l’annuncio.
- La Solennità del Corpus Domini ci introduce nel tema del prossimo anno pastorale: L’Eucaristia ‘luogo’ di missione! Le tappe individuate per il triennio pastorale in corso (2023-2026) sono una esplicitazione delle finalità essenziali sia della Visita Pastorale che del prossimo Sinodo diocesano. L’Eucaristia intesa e vissuta come ‘luogo’ di missione ci ricorda che “la celebrazione eucaristica non è infatti solo ‘momento’ funzionale a qualcosa che si deve vivere fuori di essa come se la missione fosse un’altra cosa rispetto al celebrare. No, la Chiesa è missionaria anche quando celebra il suo Signore, lo loda e lo benedice” (Linee pastorali, p. 56). Celebriamo l’Eucaristia per conformarci a Lui e per divenire Chiesa. Dall’Eucaristia nascono i veri discepoli missionari che si sentono amati e inviati per allargare i confini del Regno di Dio. Il Signore risorto in ogni celebrazione eucaristica ci ripete: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (cfr. Mc 16, 15-20).
- La Missione di annunciare il Vangelo è l’unica ragion d’essere della Chiesa ed il criterio guida per mettere mano a riforme e cambiamenti nelle istituzioni e nelle dinamiche ecclesiali. Questa trasformazione “missionaria” è frutto di una celebrazione eucaristica non solo celebrata ma vissuta ed incarnata. Il congedo della Messa include un forte e chiaro invito alla missione, che la Chiesa, sorretta dall’Eucaristia, preceduta e accompagnata dall’esempio e dall’intercessione di Maria, porta a compimento nell’evangelizzare il mondo odierno. L’Eucaristia ha lo scopo di farci crescere nell’amore di Cristo e nel suo desiderio di portare il Vangelo a tutti.
- Carissimi, con la domenica del Corpus Domini nella quale Gesù è posto visibilmente al centro delle nostre comunità e noi, attraverso la processione eucaristica, siamo invitati a camminare con lui lungo le strade delle nostre città e dei nostri paesi, diamo dunque inizio nella preghiera di adorazione al terzo anno del cammino diocesano; chiediamo anche al Signore Gesù di aiutarci a metterci in ascolto dello Spirito e dei segni dei tempi, affinché la nostra Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, attraverso il Sinodo, si rafforzi nella comunione e sappia riqualificare il modo di annunciare il Vangelo. Maria, la donna eucaristica, tenga sempre aperto il nostro cuore verso i popoli che soffrono la fame e ci aiuti a crescere nella misericordia e nella pace.
Melfi, 20 giugno 2025
+ Ciro Fanelli
Vescovo