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CORPUS DOMINI DI SOLIDARIETA’

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

CORPUS DOMINI DI SOLIDARIETA’

CON I POPOLI CHE SOFFRONO LA FAME

 

L’Eucaristia ‘luogo’ di missione

(anno pastorale 2024-2025)

“Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura (Mc 16, 15).

  

Cari fratelli e sorelle,

  1. domenica prossima 22 giugno celebreremo la Solennità del Corpo e del Sangue del Signore. Il Consiglio Missionario Nazionale, che riunisce rappresentanti di tutte le forze missionarie della Chiesa in Italia, fa eco all’appello del Consiglio Episcopale Permanente della CEI “denunciando l’inaccettabile tributo che intere popolazioni stanno pagando e ribadendo la necessità che il diritto umanitario internazionale sia sempre garantito“. Anche la nostra comunità diocesana non può  ignorare che a Gaza si muore di fame e perciò sente il dovere di sostenere e promuovere azioni concrete di solidarietà che ciascun uomo e donna di buona volontà può fare.
  1. Invito, pertanto, le parrocchie, le comunità religiose e le aggregazioni laicali, perché,  in occasione della prossima festa del Corpus Domini, in cui celebriamo Cristo Pane di vita per tutti, si facciano promotrici di iniziative concrete di preghiera, digiuno e solidarietà verso tutte le persone che, a causa delle guerre e di ogni altra forma di prevaricazione e violenza, patiscono la mancanza di cibo. Ogni comunità, riflesso e presenza di Cristo incarnato, trovi la forma e il tempo per vivere questo gesto concreto di digiuno in unione alle membra sofferenti dell’umanità: “quando un membro soffre, tutto il corpo soffre”. Per ciascuno di noi la solennità del  Corpus Domini sia un occasione forte di solidarietà con i popoli che soffrono la fame.
  1. La liturgia della Parola che ascolteremo domenica prossima ci aiuterà a riconoscere nel mistero eucaristico Cristo Gesù, nostra unica speranza, come il pane vivo disceso dal Cielo e sempre in mezzo a noi. Questo grande mistero è la vera sorgente e il culmine della vita e della missione della Chiesa (SC 10).
  1. Nella vigilia del Corpus Domini del 2023, dando il via al triennio eucaristico, consegnai alla Diocesi le Linee pastorali dal titolo “Nell’Eucaristia nasce e rinasce la Chiesa”; in quella circostanza abbiamo condiviso una tappa importante del “pellegrinaggio” della Visita Pastorale,  annunciandone la data di apertura e costituendo l’equipe dei con-visitatori (10 giugno 2023). Ora ci avviamo alla conclusione di questa singolare esperienza di vita ecclesiale, che ha coinvolto tutte le comunità parrocchiali della nostra Diocesi. Infatti, il prossimo  5 ottobre  – dopo che avrò visitato le comunità di Maschito e San Fele – come già programmato ci sarà la celebrazione diocesana per la chiusura della Visita Pastorale. L’itinerario eucaristico ha di fatto scandito il cammino della Visita e ci sta introducendo contemporaneamente all’esperienza forte del Sinodo diocesano, evento sicuramente impegnativo, ma esaltante. Il Sinodo diocesano è, infatti, a servizio della rinascita della vitalità della nostra Chiesa particolare. La nostra Diocesi, docile ai suggerimenti dello Spirito Santo mediante l‘ascolto assiduo della Parola di Dio, è chiamata ad essere “giovane gioiosa e missionaria” per mostrare a tutti il volto di Cristo e riqualificare l’annuncio.
  1. La Solennità del Corpus Domini ci introduce nel tema del prossimo anno pastorale: L’Eucaristia ‘luogo’ di missione! Le tappe individuate per il triennio pastorale in corso (2023-2026) sono una esplicitazione delle finalità essenziali sia della Visita Pastorale che del prossimo Sinodo diocesano. L’Eucaristia intesa e vissuta come ‘luogo’ di missione ci ricorda che “la celebrazione eucaristica non è infatti solo ‘momento’ funzionale a qualcosa che si deve vivere fuori di essa come se la missione fosse un’altra cosa rispetto al celebrare. No, la Chiesa è missionaria anche quando celebra il suo Signore, lo loda e lo benedice” (Linee pastorali, p. 56). Celebriamo l’Eucaristia per conformarci a Lui e per divenire Chiesa. Dall’Eucaristia nascono i veri discepoli missionari che si sentono amati e inviati per allargare i confini del Regno di Dio. Il Signore risorto in ogni celebrazione eucaristica ci ripete: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.  Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,  prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno» (cfr. Mc  16, 15-20).
  1. La Missione di annunciare il Vangelo è l’unica ragion d’essere della Chiesa ed il criterio guida per mettere mano a riforme e cambiamenti nelle istituzioni e nelle dinamiche ecclesiali. Questa trasformazione “missionaria” è frutto di una celebrazione eucaristica non solo celebrata ma vissuta ed incarnata. Il congedo della Messa include un forte e chiaro invito alla missione, che la Chiesa, sorretta dall’Eucaristia, preceduta e accompagnata dall’esempio e dall’intercessione di Maria, porta a compimento nell’evangelizzare il mondo odierno. L’Eucaristia ha lo scopo di farci crescere nell’amore di Cristo e nel suo desiderio di portare il Vangelo a tutti.
  1. Carissimi, con la domenica del Corpus Domini nella quale Gesù è posto visibilmente al centro delle nostre comunità e noi, attraverso la processione eucaristica, siamo invitati a camminare con lui lungo le strade delle nostre città e dei nostri paesi, diamo dunque inizio nella preghiera di adorazione al terzo anno del cammino diocesano; chiediamo anche al Signore Gesù di aiutarci a metterci in ascolto dello Spirito e dei segni dei tempi, affinché la nostra Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, attraverso il Sinodo, si rafforzi nella comunione e sappia riqualificare il modo di annunciare il Vangelo. Maria, la donna eucaristica, tenga sempre aperto il nostro cuore verso i popoli che soffrono la fame e ci aiuti a crescere nella misericordia e nella pace.

Melfi, 20 giugno 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 


Giubileo 2025 – Pellegrinaggio diocesano

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

L’Anno Santo, che la benevolenza divina e la maternità della Chiesa ci donano con il Giubileo 2025, è un dono da accogliere con viva gratitudine.

Tutti dobbiamo sperimentare il dono della Divina Misericordia e gustare il lieto compito di vivere l’anno giubilare come “tempo di grazia”: sarà una preziosa occasione per rigenerare la nostra appartenenza ecclesiale e mettere a frutto la nostra missione di “servi della speranza”, di amici di “Cristo, nostra speranza”.

Il pellegrinaggio è una delle forme privilegiata per vivere nella comunione ecclesiale il camminare insieme.

Papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit” raccomanda che “nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale” (n. 5).

Unitamente a questa indicazione Papa Francesco, ribadisce l’importanza della carità e della misericordia verso i fratelli più deboli e il grande valore pedagogico del pellegrinare.

Approfittiamo di questo “tempo santo” per vivere a livello diocesano il pellegrinare verso Roma per attraversare la porta santa, segno visibile, del cuore di Cristo, spalancato ad accoglierci nelle nostre umane fragilità e modello di uno stile di vita orientato ad essere accoglienti ed inclusivi.

Ogni comunità – parrocchia, comunità religiose – e tutte le aggregazioni laicali sappiano coinvolgere ragazzi, giovani, famiglie, operatori pastorali a vivere la bellezza e la singolarità di questo tempo di grazia.

Attraverso la preghiera, la catechesi e le opere di carità tutti possano gustare la ricchezza di grazia dell’Anno Santo ordinario e la fecondità del cammino pastorale diocesano che ci orienta a vivere l’eucaristia come il grande mistero nel quale nasce e rinasce la chiesa tacendo diventare l’assemblea eucaristica luogo di santità ospitale e di missione.

L’Eucaristia, pertanto, soprattutto in questo anno di grazia, celebrata e adorata, divenga la sorgente e la mente di ogni cammino di Chiesa rendendoci nei fatti e nella verità autentici “pellegrini di speranza” con il portare a tutti la luce vera, quella che illumina ogni uomo: Cristo Gesù, nostro unico salvatore, ieri oggi e sempre.

Melfi, 14 giugno 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

ANNUNCIO DEL SINODO DIOCESANO DELLA CHIESA DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

Prot. N. 45/2025/VE

 ANNUNCIO

DEL SINODO DIOCESANO

DELLA CHIESA DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

 

A seguito dell’esperienza della Visita Pastorale (2023-2025) alla Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, che sta volgendo alla sua conclusione, ho maturato la convinzione dell’opportunità di celebrare un Sinodo diocesano, affinché la nostra Chiesa viva un periodo di intenso discernimento su ciò che deve essere intrapreso per rinnovare l’azione pastorale di fronte alle attuali sfide, per annunciare il Vangelo in modo nuovo e sognare una Chiesa “missionaria” verso la vita delle persone e della società.

E’ per la nostra diocesi il primo Sinodo dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II e il primo dopo la definizione dell’attuale assetto della nostra circoscrizione ecclesiastica; esso nel comune ascolto della Parola di Dio e nel dialogo reciproco con tutte le componenti dell’organismo ecclesiale cercherà di “disegnare” la Chiesa di Cristo che è chiamata ad abitare l’oggi e a protendersi verso il domani, per rigenerare la vita delle nostre comunità, rendendole capaci di comunicare a tutti la “gioia del Vangelo”.

La finalità fondamentale del Sinodo è quella di evidenziare le linee essenziali del volto della Chiesa che ci stimoli a “camminare insieme” valorizzando carismi e ministeri nella prospettiva del futuro.

Il Sinodo trova il suo quadro di riferimento nel cammino pastorale svolto in questi anni e descritto nelle linee pastorali “Comunione e ministerialità” (2018-2020); “Capire e vivere il battesimo per essere Chiesa in uscita” (2020-2023) e “Nell’Eucaristia nasce e rinasce la Chiesa” (2023-2026). L’itinerario pastorale, soprattutto alla luce del cammino in corso, ha trovato durante quest’anno una significativa espressione nel percorso di formazione unitaria improntata al tema “Oltre i confini pastorali. Nuove forme pastorali in un cambiamento di epoca”.  Il tema è stato  proposto, condiviso e meditato negli incontri formativi unitari e soprattutto nel dinamismo proprio della Visita Pastorale, che ha messo in evidenza alcune importanti “urgenze pastorali”.

Ritengo, infatti, urgente e necessario che per sperimentare come lo Spirito del Signore Risorto “genera e rigenera la Chiesa” il punto di partenza debba essere quello di ritrovare il senso di appartenenza ecclesiale, la passione del Vangelo, risvegliare nella coscienza dei presbiteri, dei diaconi, delle persone consacrate e dei laici il desiderio di una Chiesa “giovane, gioiosa e missionaria” (2018).

Per far questo occorre rinnovare anche lo sguardo sul “volto delle parrocchie ” per giungere a costruire un presbiterio fraterno e “missionario” e comunità parrocchiali aperte alla collaborazione pastorale che vivono con convinzione la comunione in una fraternità generatrice di disponibilità ad abbracciare le necessità del nostro territorio diocesano con gratuità e slancio missionario.

Nel perseguire questo obiettivo, il Sinodo – partendo da una lettura realistica della situazione ecclesiale e sociale della nostra Chiesa particolare, mettendosi in ascolto attento della Parola di Dio –  farà costantemente tesoro degli insegnamenti del Concilio Vaticano II, delle indicazioni pastorali del Magistero del Sommo Pontefice e degli orientamenti della Conferenza Episcopale Italiana, delle conclusioni della mia prima Visita Pastorale e del magistero dei Vescovi miei immediati predecessori, il servo di Dio S.E. Mons. Vincenzo Cozzi e S.E. Mons. Gianfranco Todisco.

Pertanto, avendo udito il Consiglio Presbiterale nella sessione ordinaria del 20 maggio 2025 e l’Assemblea Diocesana del 2 giugno 2025, a norma della legge canonica,

visti i canoni 461, § 1, e 462 del Codice di Diritto Canonico;

vista l’Istruzione sul Sinodo diocesano delle Congregazioni per i Vescovi e per l’Evangelizzazione dei popoli del 19 marzo 1997 (parte III, lett. A e B);

con la presente lettera

ANNUNCIO FORMALMENTE

che nella Chiesa particolare di Melfi-Rapolla-Venosa, espletati tutti gli adempimenti previsti, si celebri

IL SINODO DIOCESANO.

Con apposito atto provvederò, quanto prima, ad indire formalmente il Sinodo diocesano, a definire gli adempimenti necessari per la preparazione dei lavori ed a stabilire la data della convocazione dell’Assemblea sinodale di apertura del Sinodo.

Al decreto di indizione verrà allegato, come previsto dalle norme vigenti, il Regolamento del  Sinodo diocesano, debitamente promulgato e approvato.

Dispongo infine, che la presente lettera venga comunicata nella giornata di domani, Solennità di Pentecoste, a tutte le parrocchie della Diocesi, affinché ogni fedele possa esserne a conoscenza ed accompagnare il cammino in vista della celebrazione sinodale con un’intensa preghiera, in spirito di amore sincero per la nostra Chiesa particolare, per il buon esito del Sinodo.

Affido sin d’ora il lavoro Sinodale all’intercessione di Maria SS. Madre della Chiesa e ai nostri Santi Patroni Alessandro, Biagio e Felice, insieme con tutti i Santi e Beati della Chiesa di Melfi-Rapolla-Venosa.

Dato a Melfi, lì 7 giugno 2025 – Vigilia di Pentecoste – Anno giubilare ordinario “Pellegrini di Speranza”.

+ Ciro Fanelli
Vescovo


IL VESCOVO ANNUNCIA IL SINODO DIOCESANO

VIGILIA DI PENTECOSTE 2025

VIGILIA DI PENTECOSTE 2025

IL VESCOVO ANNUNCIA IL SINODO DIOCESANO

Mentre si sta per concludere la visita Pastorale ed il cammino sinodale della Chiesa italiana, nell’anno giubilare “Pellegrini di Speranza”, è arrivato il momento di iniziare il Sinodo diocesano nella nostra diocesi: il primo dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II.

Obiettivo del Sinodo diocesano è il rinnovamento del modo di essere Chiesa e di vivere il Vangelo. Tanti sono i motivi di questa scelta, fra i quali soprattutto l’esperienza della Visita Pastorale. Il Sinodo è un tempo propizio per ripensare la Chiesa di domani, a partire dalla realtà dell’oggi. Dal Sinodo potranno venire indicazioni concrete per questo rinnovamento.

Il Sinodo darà la parola a tutti, perché ciascuno possa dare il proprio contributo e perché dall’ascolto di tutti possano nascere scelte significative ovvero “Generare speranza per costruire futuro”.

Assemblea Diocesana – Praticare la speranza, pellegrini in un cambiamento di epoca

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

Assemblea Diocesana

Praticare la speranza, pellegrini in un cambiamento di epoca

 

Rionero 2 giugno 2025
Centro Pastorale San Gerardo

Alla Chiesa di Dio che è in Melfi-Rapolla-Venosa

Carissimi,

il prossimo 2 giugno concluderemo a Rionero, presso il centro pastorale San Gerardo, in forma assembleare, il percorso annuale di formazione unitaria.

In questo ultimo incontro – aiutati da Centro Studi Missione Emmaus – ci poniamo l’obiettivo di definire la visione di fondo che la nostra diocesi, anche a partire dalla Visita Pastorale, intende vivere e sperimentare nei prossimi anni.

La cornice di riferimento risponde, alla luce del discernimento fatto e del magistero ecclesiale in atto, all’esigenza di essere sempre più una Chiesa evangelica e missionaria, che riesce ad adottare uno stile sinodale caratterizzato dalla corresponsabilità, dall’ascolto e dal dialogo, dal discernimento comune e dall’avviare processi più dell’occupare spazi.

Per incarnare questa visione di comunità cristiana si chiede di acquisire uno stile comune, in grado di suscitare una rinnovata appartenenza alla Chiesa locale.

Questa visione kairologica richiede ora di essere incarnata nelle singole comunità parrocchiali e nel nostro territorio. Evidentemente “i facilitatori” di questo cammino restano gli operatori pastorali: presbiteri, diaconi, persone consacrati e fedeli laici impegnati attivamente nelle parrocchie.

In questo senso un ruolo chiave viene assegnato alla formazione. Una formazione che accompagni, crei le condizioni per generare un cambiamento di “postura” e di sguardo in chi vi partecipa; una formazione graduale che, piano piano, si estenda a tutti; una formazione multi-ministeriale e non separata tra presbiteri, consacrati e laici.

Trattandosi di una Assemblea diocesana, un elemento importante sarà quello favorire il dialogo tra i partecipanti e il loro ascolto sulle prospettive evidenziate sopra. Questo ci permetterà di porre le basi per il “nostro” futuro, per praticare quella speranza incarnandola nella propria realtà, da pellegrini / discepoli missionari, che sanno abitare questo tempo.

Unitamente agli amici della Missione Emmaus, che guideranno la nostra assemblea diocesana, agli uffici di Curia e ai facilitatori dei gruppi di lavoro assembleare, vi saluto tutti fraternamente e vi chiedo di accompagnare questo momento assembleare con la preghiera.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

Giornata diocesana giubilare degli adulti di Azione Cattolica con il Vescovo

Domenica 18 maggio 2025 - Venosa

L’Azione Cattolica diocesana propone per domenica 18 maggio, a Venosa, un momento giubilare per gli adulti da trascorrere assieme al nostro Vescovo, S. E. Rev.ma Mons. Ciro Fanelli. L’incontro è organizzato secondo un primo momento seminariale sul tema del giubileo, cui seguirà la Celebrazione della Santa Messa presso la Concattedrale S. Andrea Apostolo di Venosa, la visita al Museo diocesano di Venosa e il pranzo a sacco. Nel pomeriggio vi sarà il pellegrinaggio verso la Porta Santa della Chiesa giubilare della Trinità, in cui si terrà poi la Lectio del Vescovo dal titolo La speranza non delude e un momento di adorazione eucaristica.

L’Azione Cattolica ha, infatti, sempre avuto un legame profondo con i Giubilei, partecipando attivamente come comunità di laici al servizio della Chiesa, vivendo sempre con uno slancio nuovo e vitale questi momenti di grazia, occasione autentica per rinnovare il proprio cammino di fede e testimonianza cristiana. In particolare, questa occasione è mossa ancor di più dall’invito che Papa Francesco durante l’incontro A braccia aperte ha rivolto ai 50 mila soci lì convenuti, ovvero quello di essere «“pellegrini di Speranza”, uomini e donne capaci di tracciare e percorrere sentieri nuovi e impegnativi», perché «c’è bisogno di gente forgiata dallo Spirito. Vi invito a essere “atleti e portabandiera della sinodalità”, nelle diocesi e nelle parrocchie di cui fate parte, per una piena attuazione del cammino fatto fino ad oggi». 
Di fronte a ciò, la scelta di vivere con il Vescovo la giornata giubilare degli adulti di Azione Cattolica vuole essere un segno del profondo e originario legame tra l’ AC e la Chiesa ed il ritenere per l’Associazione, così come per tutta la nostra Chiesa locale, la persona del Vescovo un dono grande, una guida ad essere Pellegrini e testimoni di speranza, un incoraggiamento a proseguire il cammino associativo in unione al nostro pastore da laici dedicati alla Chiesa locale e al mondo.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

ore 9.00: Raduno e accoglienza presso il Largo Vescovado
ore 9.45: Workshop Giubileo
ore 11.00: Santa Messa presso la Concattedrale S. Andrea apostolo
ore 12.15: Visita al Museo Diocesano di Venosa
ore 13.00: Pranzo a sacco
ore 15.00: Pellegrinaggio verso la Chiesa giubilare della Trinità, passaggio dalla Porta Santa, Lectio del Vescovo S.E.Rev.ma Mons. Ciro Fanelli e adorazione eucaristica
ore 17.30: Comunicazioni, saluti e rientro

Giubileo del mondo della comunicazione

Giubileo del mondo della Comunicazione

 

La Conferenza Episcopale di Basilicata promuove per martedì 20 maggio 2025 a Potenza il Giubileo del mondo della Comunicazione, un evento che si inserisce nel cammino dell’Anno Santo e che intende offrire un momento di riflessione e confronto per tutti gli operatori della comunicazione. L iniziativa, dal titolo “Le nuove frontiere della comunicazione. Verità e Speranza nell’era dell’intelligenza artificiale”, vuole essere un occasione per interrogarsi sul ruolo dei media in un tempo segnato da cambiamenti profondi, ma anche da grandi opportunità.

L incontro prevede due momenti. Il primo si terrà alle 16 nel Teatro Stabile. Previsti i saluti di Monsignor Ciro Fanelli, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa e delegato della CEB per le Comunicazioni Sociali, del sindaco di Potenza Vincenzo Telesca, del Presidente di Assostampa Basilicata Angelo Oliveto e della Presidente dell’Ordine dei giornalisti lucani Sissi Ruggi.

Seguirà un talk con la partecipazione di Fabio Bolzetta, giornalista e presidente di WeCa (Associazione Web Cattolici Italiani), del professor Daniel Arasa, docente di Comunicazione istituzionale presso la Pontificia Università della Santa Croce e di don Gianluca Bernardini, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi di Milano e presidente Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema). A moderare sarà la presidente dell’Ucsi Basilicata, Cinzia Grenci. Le conclusioni saranno affidate a Monsignor Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo.

Alle 18.30 l’evento proseguirà con la processione verso la Cattedrale di San Gerardo, seguita da un momento di preghiera: un tempo spirituale per riconsegnare il cammino dei comunicatori alla luce del Vangelo.

“Vogliamo vivere questo Giubileo come un occasione di ascolto, di crescita e di speranza ha dichiarato Monsignor Ciro Fanelli . I comunicatori oggi sono chiamati a un compito esigente: raccontare la verità senza paura, costruire ponti tra le persone e non muri di disinformazione, saper leggere i segni dei tempi anche nell’era dell’intelligenza artificiale”.

L’incontro è aperto a tutti e intende coinvolgere in particolare giornalisti, operatori pastorali, studenti, comunicatori istituzionali e quanti, nella quotidianità, si confrontano con le sfide e le potenzialità della comunicazione.

1. DISCORSO DEL SANTO PADRE LEONE XIV
2. MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO PER LA LIX GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
3. Messaggio Gmcs 2025
4. Comunicato stampa CEB giubileo del mondo delle comunicazioni sociali

 


Messaggio della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa al Santo Padre papa Leone XIV in occasione dell’elezione al Soglio pontificio

Beatissimo Padre,
con grande esultanza spirituale la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa gioisce per la Sua elezione a successore dell’Apostolo Pietro; le Sue parole e la Sua persona hanno toccato i nostri i cuori e ci danno l’entusiasmo dello Spirito nel vivere in Cristo la verità del Vangelo.
In questo nostro tempo, così complesso e drammatico, il dono del Suo ministero petrino ci conferma nella fede e ci aiuta a camminare con gioia e fiducia lungo la via della fedeltà a Dio e all’uomo.
Padre Santo Ci insegni a rafforzare la comunione ecclesiale e ad avere il coraggio della profezia.
Vogliamo esprimerLe, quali figli devoti, la nostra gratitudine per aver accolto la chiamata a pascere il gregge della Chiesa universale e a raccogliere l’eredità di Papa Francesco.
Insieme ai presbiteri, ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa Le porgiamo i più devoti auguri per il Suo alto ministero.

Le assicuriamo, Padre Santo, la nostra filiale obbedienza, la vicinanza operosa e la nostra preghiera.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

COMUNICATO STAMPA – Rosario Livatino, il giudice che non si piegò: coerenza, mitezza e martirio

COMUNICATO STAMPA

 

A Melfi un incontro in memoria del giudice Rosario Livatino, un esempio alto di integrità personale e fedeltà al proprio dovere, modello di giustizia non arrogante ma umile, testimone limpido della verità e della giustizia, al centro del dibattito civile e spirituale.

La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, in collaborazione con Libera, la Pastorale Sociale e del Lavoro, il MEIC, le Aggregazioni Laicali e l’Azione Cattolica, promuove un nuovo momento di confronto pubblico e riflessione che unisce impegno civico e testimonianza cristiana.

Venerdì 9 maggio 2025, alle ore 18:00, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi, si terrà l’incontro intitolato: “Sotto lo sguardo di Dio. Rosario Livatino, il giudice che non si piegò: coerenza, mitezza e martirio”.

Un’occasione per riscoprire l’eredità spirituale e civile del giudice Rosario Livatino, proclamato beato, simbolo luminoso di giustizia vissuta come vocazione e servizio. La figura del magistrato agrigentino sarà al centro della riflessione proposta da Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, relatore dell’incontro.

A moderare il dialogo sarà Tanino Araneo, Presidente diocesano del MEIC, mentre le conclusioni saranno affidate a Mons. Ciro Fanelli, Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa.

L’iniziativa si inserisce nel percorso della diocesi volto a promuovere la cultura della legalità, la formazione alla cittadinanza attiva e il discernimento cristiano nell’agire pubblico. La scelta di valorizzare la testimonianza di Livatino nasce dal desiderio di educare alla coerenza tra fede e vita, in un tempo in cui coraggio e responsabilità appaiono sempre più necessari. Il suo esempio è oggi una voce profetica per la società e per la Chiesa, capace di parlare in particolare ai giovani, chiamati a costruire un futuro libero dalla paura e fondato sulla coerenza e sul coraggio.

Tutte e tutti sono invitati a partecipare.

ROSARIO LIVATINO, IL GIUDICE CHE NON SI PIEGÒ