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22 agosto: digiuno e preghiera

22 agosto: digiuno e preghiera

La Chiesa italiana aderisce all’invito del Papa

Questa mattina, 20 agosto, al termine dell’Udienza Generale, Papa Leone XIV ha invitato “tutti i fedeli a vivere la giornata del 22 agosto in digiuno e preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti in corso”. La Chiesa in Italia aderisce a questo invito, chiedendo alle comunità ecclesiali di invocare il dono della riconciliazione per la nostra Terra che, ha sottolineato il Pontefice, “continua ad essere ferita da guerre in Terra Santa, in Ucraina, e in molte altre regioni del mondo”.
“Ci uniamo al pressante appello del Santo Padre: il perdurare di situazioni di violenza, odio e morte ci impegna a intensificare la preghiera per una pace disarmata e disarmante, supplicando la Beata Vergine Maria Regina della Pace di allontanare da ogni popolo l’orrore della guerra e di illuminare le menti di quanti hanno responsabilità politiche e diplomatiche”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI ricordando che “la pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa (Leone XIV, Udienza ai Vescovi della Conferenza Episcopale Italiana, 17 giugno 2025).

NON SABOTIAMO LA PACE

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

NON SABOTIAMO LA PACE

“Non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato”

 

Carissimi,

  1. quest’anno, mentre ci prepariamo a celebrare la solennità dell’Assunta – facendo eco all’appello di Papa Leone XIV e della Chiesa italiana – sento nell’animo il dovere morale di raggiungervi con questo messaggio per chiedervi una corale preghiera per la pace e un forte impegno civico, affinché non si lasci nulla di intentato per porre fine alla tragedia della guerra che sta colpendo in particolare il cuore dell’Europa e il Medio Oriente. Il nostro cuore credente – illuminato dalla luce della fede in Cristo, re della Pace – non può non rivolgersi all’Altissimo con la forza della preghiera affinché cessi quanto prima l’orrore della guerra in ogni parte della terra e i popoli possano convivere nella pace, nella libertà e nella giustizia. Noi cristiani, infatti, siamo fermamente convinti che, come affermava san Giovanni Crisostomo, «l’uomo che prega ha le mani sul timone della storia». Con questa certezza nel cuore chiediamo nella preghiera il dono di una pace che sia, come ci ha detto Papa Leone XIV, «disarmata e disarmante».
  1. La necessità della preghiera per la pace nel mondo, per noi cristiani, si fa più urgente in questo giorno solenne nel quale onoriamo Maria Santissima, assunta in cielo in anima e corpo, segno di sicura speranza per l’intera umanità. Contemplando la Vergine di Nazareth, vittoriosa sul peccato e sulla morte, sentiamo innanzitutto il dovere morale di uscire da ogni possibile forma di indifferenza con la quale possiamo rapportarci alle tragiche e drammatiche notizie che ci provengono dai luoghi martoriati da una guerra ingiusta e ingiustificata. Papa Leone XIV ha ricordato di recente che «il Signore, infatti, ci invia al mondo a portare il suo stesso dono: “La pace sia con voi!”, e a diventarne artigiani nei luoghi della vita quotidiana. (…) Deve farsi visibile una Chiesa capace di riconciliazione. L’apostolo Paolo ci esorta così: ‘Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti’ (Rm 12,18); è un invito che affida a ciascuno una porzione concreta di responsabilità».
  1. Pensando in particolare all’Ucraina e a Gaza, il dolore e la preoccupazione ci spingono a stare dalla parte di quanti soffrono ingiustamente per gli orrori della guerra e di tutti coloro chiedono il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.  Il nostro tempo sta vivendo una grave crisi umanitaria, soprattutto in quei luoghi dove la guerra schiaccia la popolazione civile: bambini, donne, anziani, persone vulnerabili. Tutti abbiamo il dovere di far giungere ai capi delle nazioni il grido delle popolazioni, che soffrono a causa di questi disumani conflitti, affinché cessino queste guerre fratricide e le nazioni coinvolte si incammino sinceramente sulla via del dialogo. La logica del conflitto, purtroppo, sta distruggendo ogni principio del diritto internazionale e sta calpestando la dignità delle persone, soprattutto dei più fragili. Questa tragica prospettiva ha un solo obiettivo condurre a stravincere su tutti, a non voler cedere in nulla, a non accettare nessuna di quelle soluzioni che hanno come unico obiettivo il bene complessivo. Molto spesso queste logiche perverse si presentano anche con ragionamenti geopolitici apparentemente rispettabili, ma che in realtà mostrano soltanto sete di sangue umano e volontà di asservire gli altri.  Questi ragionamenti accecano le coscienze, boicottano la pace e fanno incamminare l’umanità verso il baratro dell’autodistruzione.
  1. Non si difendono i diritti di un popolo quando vengono annullati i più elementari principi umanitari, ma si mostra semplicemente che a muovere le decisioni è la vendetta e la ritorsione! La Parola di Dio ce lo ricorda con chiarezza che chi è schiavo di queste logiche diventa cieco riguardo al volto umano dell’altro. Le atroci violenze che si perpetuano oggi in Ucraina e Gaza, e in tante altre parti del mondo, sono il segno che c’è una spudorata adorazione dell’idolo del potere. Chi ha fiducia solo nella violenza e nel potere prima o poi tende ad eliminare e distruggere l’altro, non accorgendosi che alla fine giunge a distruggere anche sé stesso. Già san Paolo ammoniva: “Non vi fate illusioni: non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato” (Lettera ai Galati 5,15 e 6,7).
  1. Siamo nel vortice di una crisi di umanità che intacca il vincolo di solidarietà fra tutto quanto ha un volto umano. Oggi è l’idea stessa di uomo, di umanità, che viene offesa; è il volto stesso di Dio che viene deturpato nell’immagine sfigurata e ferita dell’uomo: bambini, donne, anziani, persone vulnerabili! Ma proprio da questa situazione, dalla presa di coscienza di trovarsi in un tragico vicolo cieco di violenza – a cui più volte hanno fatto riferimento sia Papa Francesco che Papa Leone XIV – può scaturire un grande e corale grido di allarme, più forte di ogni logica sacrilega che vede, paradossalmente, la violenza come la via per garantire la pace. È un grido che si traduce concretamente nel proclamare che non vi sono alternative al dialogo: se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la pace e credere nella forza del dialogo!
  1. Questo grido dell’umanità sofferente, precede ogni dichiarazione pubblica, per quanto necessaria e accorata. Di alternativo alla pace oggi vi è solo la violenza, comunque espressa. Soprattutto in questo momento in cui sembrano prevalere il male e il terrore, la sola alternativa è il dialogo come una necessità ineludibile. Per questo i leader di tutte le parti tra loro contrastanti debbono ritrovare le ragioni del diritto e costruire senza esitazioni ponti di pace. Anche le nostre comunità e le nostre istituzioni locali devono avvertire forte il dovere di non tacere e di esprimere nelle forme consentite la ferma condanna di ogni guerra, riconoscendo a tutti i popoli il diritto a vivere nella pace e nella libertà nella propria terra. La Chiesa diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa esprime, anche visibilmente ponendo sulla casa episcopale accanto ai tradizionali drappi le bandiere della pace – la più ferma condanna ad ogni violazione del diritto internazionale umanitario, che diventa sempre preludio di mali più gravi: crimini contro l’umanità, genocidio, pulizia etnica ecc… Come credenti in Cristo Gesù, unico salvatore del mondo ieri oggi e sempre, noi affermiamo la piena solidarietà a tutte le vittime di questi conflitti. Siamo infatti fermamente convinti che “dare voce al dolore altrui – come affermava il cardinale C. M. Martini – è premessa di ogni futura politica di pace”.
  1. La Vergine Santa, regina della pace, interceda per il mondo intero. Al suo Cuore Immacolato vogliamo rivolgerci con le parole di Papa Francesco raccogliendo le preghiere di tutti: «Ricorriamo a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto».

Melfi, 14 agosto 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo


INVITO DELLA CEI A PREGARE PER LA PACE

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

INVITO DELLA CEI A PREGARE PER LA PACE

 

Carissimi fratelli e sorelle,

in considerazione del drammatico momento di violenza a cui stiamo assistendo, il cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, invita tutte le comunità a chiedere nella preghiera al Re della Pace di allontanare al più presto dall’umanità gli orrori della guerra.

Nell’attesa di ulteriori indicazioni da parte della CEI per momenti da vivere “coralmente”, tenendo in considerazione le precedenze dei giorni liturgici, è bene che per le celebrazioni dell’Eucaristia si utilizzino i formulari delle Messe “Per la pace e la giustizia” e “In tempo di guerra e disordini” (Messale Romano pp. 894-896).

Altresì, è auspicabile che nella Liturgia delle Ore si inseriscano particolari intenzioni per implorare dal Signore il dono della pace e che si organizzino momenti di preghiera e di adorazione.

Vi saluto tutti cordialmente.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

Pubblichiamo la lettera che il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ha inviato ai Vescovi e alle comunità ecclesiali invitando a intensificare la preghiera per una “pace disarmata e disarmante”.

Il drammatico momento di violenza, odio e morte a cui stiamo assistendo ci impegna a intensificare la preghiera per una “pace disarmata e disarmante”. Accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, tutte le nostre comunità sono invitate a chiedere al Re della Pace di allontanare al più presto dall’umanità gli orrori e le lacrime della guerra.

Nell’attesa di ulteriori indicazioni per momenti da vivere “coralmente” nelle nostre Chiese, tenendo in considerazione le precedenze dei giorni liturgici, è bene che per le celebrazioni dell’Eucaristia si utilizzino i formulari delle Messe “Per la pace e la giustizia” e “In tempo di guerra e disordini” (Messale Romano pp. 894-896). Altresì, è auspicabile che nella Liturgia delle Ore si inseriscano particolari intenzioni per
implorare dal Signore il dono della pace e che si organizzino momenti di preghiera e di adorazione.

+Matteo Maria Card. Zuppi
Presidente CEI

 


Bicentenario della Confraternita Maria Santissima del Carmelo di Rionero in Vulture

Venerdì 1° agosto 2025 - Chiesa Madre Rionero

La Confraternita Maria Santissima del Carmelo di Rionero in Vulture, celebra il bicentenario della sua fondazione.
Eretta il 26 maggio 1825 con decreto di Francesco I, Re del Regno delle due Sicilie, in seguito recepito e confermato dal Vescovo diocesano di Melfi e Rapolla.
Gli scopi principali della confraternita sono:
1 – collaborare con gli organismi diocesani e parrocchiali per diffondere il vangelo attraverso una collaborazione attiva dei confratelli;
2 – promuovere iniziative di carattere caritativo e culturale;
3 – curare la chiesa di S. Antonio Abate, sede della stessa;
4 – organizzare la processione del sabato santo;
5 – organizzare la festa patronale della Madonna del Carmine qualora non vi fosse un comitato.

Nel corso di quest’anno giubilare, sono state pensate diverse conferenze di carattere storico e teologico – mariano, tese a ricordare il bicentenario, che avranno il culmine nella celebrazione commemorativa il 1° Agosto alla presenza del Vescovo diocesano Monsignor Ciro Fanelli.
Dopo la Santa Messa delle ore 18, introduce l’incontro don Giuseppe Cacosso parroco, segue l’intervento del prof. Michele Pinto confratello e coordinatore diocesano delle confraternite, che presenterà un excursus storico sulla confraternita di Rionero in Vulture.
Le conclusioni sono affidate al Vescovo.
Alla fine si benedirà un nuovo stendardo che ricorderà il bicentenario e sarà consegnato ad ogni confratello un diploma ricordo.

Santuari: ricognizione ufficiale e nuove istituzioni in Calabria e Basilicata

Santuari: ricognizione ufficiale e nuove istituzioni in Calabria e Basilicata

Si è conclusa la chiarificazione giuridico-pastorale, sulla base del Codice di Diritto Canonico (cann. 1230-1234) e i nn. 136-137 dell’Istruzione in materia amministrativa della Conferenza Episcopale Italiana del 31 maggio 2005, nella regione ecclesiastica della Basilicata e Calabria.

Santuari in Basilicata: nuovi titoli e centralità pastorale

In Basilicata, dopo aver pubblicato i dati nella monografia Classificazione e Decreti dei Santuari (Giustina Aceto, LEV, 2019) sono stati eretti: L’11 febbraio 2020 il luogo sacro dedicato all’Adorazione Perpetua Sante Lucia e Agata alla Fontana in Matera con il titolo di Santuario Diocesano (Prot. N.12/2020), unico Santuario Eucaristico in Basilicata e Calabria, istituito con decreto dall’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.

Volendo istituire il primo Santuario dedicato alla Famiglia, in Basilicata, il 17 luglio 2022, memoria liturgica di Santa Sinforosa l’ordinario diocesano mons. Vincenzo Carmine Orofino vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro ha eretto il Santuario Diocesano della Famiglia “Santa Sinforosa, San Getulio e figli martiri” nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.

Il 12 ottobre 2022 (XXV anniversario dalla Beatificazione del sacerdote Lentini e inizio del «Giubileo Lentiniano – 12 ottobre 2022-12 ottobre 2023»), mons. Vincenzo Carmine Orofino vescovo di Tursi-Lagonegro ha eretto la chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari in Santuario Diocesano con il titolo “Beato Domenico Lentini”.

Il 1° dicembre 2022 mons. Giovanni Intini vescovo di Tricarico ha eretto la piccola chiesa della Parata a Santuario Diocesano dedicandola a San Giuseppe Lavoratore, unico luogo sacro presente in Basilicata e Calabria, allo sposo della Beata Vergine Maria e padre putativo di Gesù.

Il 25 aprile 2023 la chiesa parrocchia San Nicola in Tolve e Santuario Diocesano con il titolo di “San Rocco”, Patrono principale della Città da tempo immemorabile, è da molti secoli punto di riferimento spirituale e luogo di pellegrinaggio di fedeli dell’Arcidiocesi di Acerenza, è stato insignito con il titolo e della dignità di Basilica Minore.

Il 2 luglio 2024 (Boll. vol. II fol. 18 n. 018) l’arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico mons. Antonio Giuseppe Caiazzo ha confermato e dichiarato la chiesa di Santa Maria Fonte delle Grazie, ubicato a 12 chilometri da Tricarico (MT), a Santuario Mariano Diocesano come luogo di pellegrinaggi, di preghiera e di pietà popolare per i fedeli della diocesi di Tricarico e delle diocesi limitrofe «ab immemorabili».

L’11 febbraio 2025 mons. Ciro Fanelli vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa ha eretto con decreto (Prot. 10/25/V R.G.) i «luoghi di culto presenti nel territorio della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa».

Santuari in Calabria: nuovi riconoscimenti e decreti generali

In Calabria al Censimento dei luoghi Sacri – iniziato il 1° novembre 1999 (Ordinamento generale di mons. Giuseppe Agostino in I Santuari dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2000, pp. 30-32) – si sono aggiunti:

L’11 settembre 2019 (Prot. 041/2019 – decreto 028/2019) la chiesa di Santa Liberata in Santo Stefano di Rogliano (CS), già Santuario Foraniale, con prot. 032 e decreto 027 del 7 settembre 2004, è stata eretta alla dignità di “Santuario Diocesano di Santa Liberata” dall’arcivescovo di Cosenza-Bisignano mons. Francescantonio Nolè.

Il 16 luglio 2021 l’arcivescovo di Rossano-Cariati mons. Maurizio Aloise ha dichiarato, con decreto (Prot. n. 10/2021), la chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola in Corigliano Calabro con il titolo di Santuario Diocesano.

Il Santuario Diocesano Madonna del Castello in Castrovillari, appartenente alla diocesi di Cassano all’Jonio, è stato elevato alla dignità di Basilica Minore il 3 gennaio 2022.

Con decreto vescovile l’8 maggio 2022 mons. Donato Oliverio vescovo dell’Eparchia di Lungro ha eretto la chiesa della Madonna della Stella, posta nel territorio del comune di San Costantino Albanese in provincia di Potenza, a Santuario Diocesano Mariano.

L’8 settembre 2023 mons. Stefano Rega vescovo della diocesi di San Marco Argentano-Scalea ha stilato il Decreto sui Santuari della Diocesi di San Marco Argentano-Scale (Prot. N. 09/2023/D).

Il 12 settembre 2023 l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Claudio Maniago ha confermato e dichiarato la chiesa della Madonna della Rocca in Settingiano (CZ) a Santuario Mariano Parrocchiale.

La chiesa Cuore Immacolata di Maria Rifugio delle Anime, sorta a Paravati, voluta dalla Serva di Dio Natuzza Evolo (1924-2009) è stata elevata da mons. Attilio Nostro vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea alla dignità di Santuario il 23 agosto 2024 (Prot. N. 31/24/D).

Il 10 marzo 2025 mons. Francesco Oliva vescovo di Locri-Gerace ha formulato il ″Regolamento generale dei Santuari diocesani″, (Decreto vescovile n. 695 – Prot. n. 199/2025), «per disciplinare giuridicamente questi luoghi per una migliore organizzazione degli stessi e per una maggiore trasparenza ed efficienza nei servizi che ivi vengono svolti a favore dei fedeli» (Cfr. Decreto vescovile n. 695 – 1. Premessa).

Il Censimento dei Santuari in Calabria si conclude con il Decreto Generale di Qualificazione e Riordino dei Santuari dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova (Prot. N. A/16/25 del 1° maggio 2025) dell’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra (CEC) mons. Fortunato Morrone.

 Mappatura e digitalizzazione dei dati: un progetto condiviso

L’obiettivo del Censimento è realizzare la schedatura e “mappatura” dei Santuari, registrandone gli elementi più caratteristici e significativi, corredati da una ricca e spesso inedita documentazione, con lo scopo finale di pubblicare le schede – secondo fasi incrementali – sul sito del catalogo gestito dall’ICCD (Censimento dei santuari italiani – ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (cultura.gov.it)): considerato l’interesse di questa attività di ricognizione sistematica, le schede prodotte sono disponibili sul sito della Pontificia Accademia Mariana Internazionale (PAMI) (https://www.pami.info/santuari-censimento/), a corredo di una mappa con la georeferenziazione dei luoghi santuariali.

Dal mese di maggio 2024 è stata avviata la pubblicazione dei dati sui siti diocesani delle diocesi ecclesiastiche della Basilicata e Calabria; la fase di immissione si concluderà entro il mese di agosto.

Verso il Giubileo 2025: volumi, QR code e contenuti multimediali

I risultati della ricerca verranno pubblicati, in occasione del Giubileo 2025 pellegrini di speranza, anche in una collana di monografie a colori riguardanti i Santuari; si inizierà con I Santuari della Basilicata e Calabria, in uscita per il nuovo anno pastorale (ottobre 2025), con la presentazione dell’arcivescovo mons. Antonio Giuseppe Caiazzo vescovo di Cesena-Sarsina e membro della Commissione Episcopale per la Liturgia, e si continuerà con Sardegna e Sicilia, Campania e Puglia.

Visita la pagina:
I Santuari della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa

La parola N. 8 luglio 2025

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L’editoriale

… e state con noi

Bentrovati nel nuovo numero del giornale diocesano “La Parola”. Questa edizione estiva racchiude tanti temi e tanti eventi accomunati dal filo conduttore della speranza, la virtù protagonista dell’anno giubilare che stiamo vivendo. E già la copertina di questo numero porta con sé un messaggio forte e chiaro con la raffigurazione del quadro realizzato dall’artista Massimiliano Ferragina: la “Madonna dei pellegrini di speranza”. Una tela di grandi dimensioni che nel suo tour nazionale ha esordito proprio nella nostra diocesi. Il cammino giubilare come pellegrini di speranza sulle orme di San Paolo, che ha visto protagonista la diocesi lo scorso 17 giugno a Roma, è racchiuso nelle parole del nostro Vescovo che sapientemente traccia l’insegnamento dell’ “apostolo delle genti” e ci parla della speranza come “forza viva che fa vedere oltre le difficoltà e mette in movimento”.

Di grande importanza l’annuncio del Sinodo diocesano per rinnovare l’azione pastorale e annunciare il Vangelo. Ripercorreremo, poi, per immagini le tappe della visita pastorale a Pescopagano, Rapone, Ruvo del Monte, San’Ilario e Cecci. Il giubileo è protagonista anche nel racconto di Mario Miglionico parlando della giornata dedicata agli adolescenti e poi della giornata giubilare degli adulti di Azione Cattolica a cura di Vincenzo Cascia. Spazio alla seconda assemblea sinodale tenutasi a Roma, cui hanno partecipato i delegati diocesani don Mauro Gallo, Donatina Allamprese e Teresa Sperduto, e spazio anche al percorso di formazione unitaria, a cura di Angela Boccomino, e al convegno ecclesiale diocesano raccontato da Roberta Martino. Inoltre, troverete l’esperienza di Emma Spennacchio come facilitatore, un’interessante riflessione sulla genitorialità a cura di Daniele Lagatta, il racconto emozionante ed emozionato di Domenico Marchitiello sulla fumata bianca e il ricordo del giudice Livatino nel racconto di Gaetano Araneo. Chiude questo numero una delle “10 storie prima della buonanotte” a cura di Emilia D’Arace in un progetto di sostegno alla genitorialità a favore dei detenuti, di cui vi avevamo parlato nello scorso numero.

Un numero ricco e pieno di contenuti.

Non resta che augurarvi una buona lettura, magari sotto l’ombrellone.

Lucia Nardiello
Direttore Responsabile

La parola N.8Indice La parola N.8

Commissione Missionaria Regionale. Un proficuo incontro nel Centro “Mater Ecclesiæ” di Grassano Scalo

commissione missionaria diocesana 3 luglio

Si è svolto nella mattina del 3 luglio nel Centro Pastorale “Mater Ecclesiæ” di Grassano Scalo, l’incontro della Commissione Missionaria Regionale. Presenti cinque Diocesi attraverso i direttori degli Uffici Missionari: don Thomas Sojan Johndi per Potenza, don Donato Glisci per Acerenza, don Antonio Mario per Tricarico, Saverio De Rosa, accolito in cammino verso gli ordini sacri, per Melfi, don Franco Laviola, assieme a Giuseppe Longo e Franco Maggi, per Matera.

La mattinata è partita con una meditazione tenuta da don Franco Laviola, Direttore dell’Ufficio Missionario Regionale, sull’importanza della coscienza missionaria, unica modalità per poter risolvere concretamente tante problematiche che affliggono la Chiesa oggi.

A seguire, una serie di indicazioni: la “cura” dei fidei donum, la raccomandazione di agire il più possibile in cooperazione con altri Uffici, il Giubileo del mondo missionario (4-5 ottobre) e, infine, il prossimo incontro della Commissione Regionale il 18 ottobre a Policoro, con mons. Antonio Autuoro, Presidente della Commissione Episcopale per l’Evangelizzazione dei Popoli, e mons. Vincenzo Orofino, Presidente dell’Ufficio Missionario Regionale, a cui seguirà la veglia regionale di preghiera per le missioni a Matera.

Una positiva mattinata di dialogo e confronto che si è conclusa con il pranzo nel vicino Hotel 407.

Progetto Policoro: bando per l’assegnazione di Borsa di studio per l’anno 2025

Giovani – Vangelo – Lavoro: un’esperienza a servizio dei giovani!

Progetto Policoro: bando per l’assegnazione di Borsa di studio per l’anno 2025

 

Il Progetto Policoro della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, in collaborazione con i tre uffici Caritas, Pastorale Sociale e del Lavoro e Pastorale Giovanile, è alla ricerca del prossimo Animatore di Comunità.

Il bando è rivolto a giovani dai 20 ai 32 anni.

Il Progetto Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, attivando iniziative di formazione a una nuova cultura del lavoro, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile.

La Conferenza Episcopale Italiana, INECOOP, in collaborazione con la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ha istituito una borsa di studio del valore di € 3.120,00, per la formazione di Animatori di Comunità finalizzata a sostenere la formazione in materia di lavoro, imprenditorialità giovanile e animazione territoriale.

La domanda di partecipazione deve essere indirizzata direttamente alla Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa tramite posta elettronica (diocesi.melfi@progettopolicoro.it) e deve pervenire entro e non oltre il giorno 31 del mese di Agosto 2025.

Per info 320 8276964 (Andrea).

Si allega

  1. MELFI Bando Borse di Studio PP 2026.pdf
  2. Domanda di partecipazione Bando PP 2026


“Resisti cuore”: Campo dei giovani di Azione Cattolica

14-19 luglio 2025 - Salerno

Dal 14 al 19 luglio i giovani di Azione Cattolica della nostra Diocesi (dalla 3 media al 5 superiore) vivrà a Salerno il Tempo Estate Eccezionale, attraverso l’esperienza del camposcuola, dal titolo Resisti cuore.

I ragazzi, guidati dal Vangelo di Giovanni, al capitolo 21, attraverso l’esperienza di Pietro e degli apostoli che – andando a pescare – incontrano Gesù, tanto che Pietro si getta in mare per andargli incontro. Attraverso l’analisi del testo, si potrà riflettere sul ruolo delle preposizioni, elementi costitutivi della comunità e della società che possono influenzarne il significato e la struttura. Ciò porterà i partecipanti a riflettere su come ognuno sia una preposizione semplice, una connessione tra le persone e nei luoghi che abitiamo. Ciò porta a assumere posture nuove e stili rinnovati, impegnati nel tradurre i bisogni di cambiamento che si percepiscono sempre attorno a noi.

Accanto a Pietro, ulteriore personaggio protagonista sarà Ulisse e alla luce della sua vita si proveranno a rileggere e riconoscere le connessioni fondamentali della vita di ognuno, perché come le preposizioni non possono essere pensate sole, sganciate dalle altre parti che compongono una frase, così anche noi non possiamo immaginarci isolati e sconnessi, scoprendo così la bellezza del sentirsi parte di una comunità più ampia.

Tutto ciò sarà compiuto nell’ottica della condivisione, della comunione e della corresponsabilità, per sentirsi tutti parte dell’unico cammino della Chiesa.

“Pellegrini di speranza”: Campo dell’Azione Cattolica dei Ragazzi

13-18 luglio 2025 - Solofra (AV)

Si terrà dal 13 al 18 luglio 2025 a Solofra (AV) il campo scuola organizzato dall’Azione Cattolica dei Ragazzi, indirizzato a tutti i bambini e ragazzi dalla 3 elementare alla 2 media.

Posto nel cammino del Giubileo, il tema che accompagnerà i giorni di campo è Pellegrini di speranza. In cammino con gli apostoli, così che ognuno possa misurarsi con il Vangelo, riscoprendolo come la Buona Notizia della venuta del Messia in mezzo agli uomini, ma soprattutto possa riscoprire nell’esperienza dei Dodici – i primi ad essere coinvolti nella vita della Chiesa – come anche loro stessi sono chiamati a riconoscere la bellezza dell’invito del Maestro a rinnovare la loro vita nella quotidiana sequela, costruendo insieme a Lui una compagnia di amore e solidarietà.

Ciò sarà compiuto nella dinamica comunitaria e di condivisione, vissuta sia nelle attività formative che nei gruppi di collaborazione nel lavoro, così da permettere una crescita nell’autonomia e nella corresponsabilità.