Giubileo 2025 – Pellegrinaggio diocesano

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

L’Anno Santo, che la benevolenza divina e la maternità della Chiesa ci donano con il Giubileo 2025, è un dono da accogliere con viva gratitudine.

Tutti dobbiamo sperimentare il dono della Divina Misericordia e gustare il lieto compito di vivere l’anno giubilare come “tempo di grazia”: sarà una preziosa occasione per rigenerare la nostra appartenenza ecclesiale e mettere a frutto la nostra missione di “servi della speranza”, di amici di “Cristo, nostra speranza”.

Il pellegrinaggio è una delle forme privilegiata per vivere nella comunione ecclesiale il camminare insieme.

Papa Francesco, nella bolla di indizione del Giubileo, “Spes non confundit” raccomanda che “nelle Chiese particolari si curi in modo speciale la preparazione dei sacerdoti e dei fedeli alle confessioni e l’accessibilità al sacramento nella forma individuale” (n. 5).

Unitamente a questa indicazione Papa Francesco, ribadisce l’importanza della carità e della misericordia verso i fratelli più deboli e il grande valore pedagogico del pellegrinare.

Approfittiamo di questo “tempo santo” per vivere a livello diocesano il pellegrinare verso Roma per attraversare la porta santa, segno visibile, del cuore di Cristo, spalancato ad accoglierci nelle nostre umane fragilità e modello di uno stile di vita orientato ad essere accoglienti ed inclusivi.

Ogni comunità – parrocchia, comunità religiose – e tutte le aggregazioni laicali sappiano coinvolgere ragazzi, giovani, famiglie, operatori pastorali a vivere la bellezza e la singolarità di questo tempo di grazia.

Attraverso la preghiera, la catechesi e le opere di carità tutti possano gustare la ricchezza di grazia dell’Anno Santo ordinario e la fecondità del cammino pastorale diocesano che ci orienta a vivere l’eucaristia come il grande mistero nel quale nasce e rinasce la chiesa tacendo diventare l’assemblea eucaristica luogo di santità ospitale e di missione.

L’Eucaristia, pertanto, soprattutto in questo anno di grazia, celebrata e adorata, divenga la sorgente e la mente di ogni cammino di Chiesa rendendoci nei fatti e nella verità autentici “pellegrini di speranza” con il portare a tutti la luce vera, quella che illumina ogni uomo: Cristo Gesù, nostro unico salvatore, ieri oggi e sempre.

Melfi, 14 giugno 2025

+ Ciro Fanelli
Vescovo