NOMINA VICARI FORANEI

DECRETI E NOMINE

 

Nomina dei Vicari foranei
delle quattro zone pastorali della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa

 

 Il Vescovo Mons. Ciro Fanelli, in data 8 giugno 2021, in occasione del ritiro mensile del clero, a norma del can. 554 del C.I.C., per il prossimo quinquennio, ha provveduto alla nomina dei Vicari foranei delle quattro zone pastorali della Diocesi, previamente indicati dal clero delle medesime zone pastorali quali coordinatori zonali:

 

  • don Mauro Gallo, vicario foraneo per la zona pastorale di Melfi;
  • don Francesco Distasi, vicario foraneo per la zona pastorale di Rionero;
  • Alberto Vecchione, vicario foraneo per la zona pastorale di San Fele;
  • don Filippo Santoliquido, vicario foraneo per la zona pastorale di Venosa.

Il servizio di Vicario Foraneo ha un carattere pastorale e non soltanto giudico amministrativo. Infatti, oltre all’onere della vigilanza, questo ufficio ha il grande compito della sollecitudine apostolica, “come animatore della vita del presbiterio locale e coordinatore della pastorale organica a livello foraniale” (Ecclesiae imago, n. 187).

Con questa nomina, il Vescovo ha esortato i presbiteri scelti ad esercitare questo servizio con particolare vicinanza ai confratelli presbiteri e ai fedeli che operano nelle parrocchie, sostenendoli con saggezza, serenità ed equilibrio e promuovendo lo spirito di comunione e l’apertura missionaria.

In spirito di fede e con amore sincero per la Chiesa, i Vicari foranei devono collaborare con il Vescovo in una sintonia comunionale e “obbedienziale”. Il Vicario foraneo deve sempre concorrere a creare uno spirito di comunione tra i presbiteri e con il Vescovo, portando in Diocesi le esperienze e le esigenze pastorali della zona e riportando in essa gli orientamenti della pastorale diocesana. Egli deve promuovere l’unità pastorale e la collaborazione tra le parrocchie della zona.

Ai Vicari foranei è chiesto di far attuare il piano diocesano nella zona e di tessere rapporti di comunione e fraternità con i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, le persone consacrate e i fedeli laici, incentivando la comunicazione, organizzando la collaborazione inter-parrocchiale, favorendo la pastorale comunitaria, promuovendo la formazione, la corresponsabilità e la partecipazione.

Tale lavoro di coordinamento avverrà anche con la piena valorizzazione degli incontri del Consiglio pastorale zonale, organismo di partecipazione presieduto – secondo quanto previsto dallo Statuto –   dallo stesso Vicario foraneo.