MONS. FANELLI E’ VESCOVO DI MELFI

“Un pensiero affettuoso va agli ammalati e  a quanti in questi mesi hanno pregato per me”, così si esprimeva monsignor Ciro Fanelli il giorno della sua ordinazione episcopale,  lo scorso 18 ottobre, nella Cattedrale di Lucera. E così è stato anche nel giorno del suo ingresso nella diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, avvenuto ieri. Infatti il vescovo Fanelli, appena accolto nel territorio diocesano dai sacerdoti consultori, ha voluto subito incontrare gli ammalati nel nosocomio della città federiciana proprio per dare seguito alle sue parole pronunciate nel giorno dell’ordinazione episcopale. “Cari ammalati, -ha esordito Fanelli rivolgendosi a loro- oggi il nuovo vescovo viene qui da voi per dirvi la vicinanza della Chiesa, voi siete la carne di Cristo crocifisso e ogni volta che noi ci avviciniamo a voi con amore e sollecitudine noi abbiamo l’onore di toccare e di servire con amore Gesù”. 

Subito dopo, ad attenderlo in piazza Duomo a Melfi, il sindaco Livio Valvano, che ha portato il saluto personale e dell’intera cittadinanza, nonché degli altri quindici sindaci dei comuni che fanno parte del territorio diocesano, presenti ognuno con il proprio gonfalone. E il vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa nel prendere la parola ha ringraziato tutti “per la cordiale e corale accoglienza. Guardo con ammirazione e affetto –ha proseguito il nuovo vescovo-  alle grandi e antiche tradizioni di questa popolazione operosa e creativa: tradizioni di storia e di cultura, di impegno civile e sociale, di accoglienza e di laboriosità… Per questa città, per tutto il territorio della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa –ha concluso- auspico di cuore un significativo ed armonico sviluppo: a tutte le amministrazioni locali formulo i più fervidi auguri di servizio fecondo; di impegno e di creatività agli imprenditori, ai dirigenti, ai professionisti; di produttivo lavoro agli artigiani e a tutti i lavoratori”.Dopo i saluti alle autorità e alla comunità civile,  l’ingresso nella storica Cattedrale di Melfi, dove Mons. Fanelli è stato accolto festosamente e con caloroso affetto dai fedeli già presenti in Duomo. Particolarmente suggestivo il bacio del crocifisso e successivamente la presa di possesso con la salita in “cattedra” da parte del nuovo vescovo, presenti  i sacerdoti della diocesi con il vescovo emerito di Brindisi-Ostuni (originario di Venosa) Rocco Talucci, unitamente ai tanti sacerdoti della diocesi di Lucera-Troia, guidati dal loro vescovo Giuseppe Giuliano.“Anche alla luce della Parola di Dio che abbiamo ascoltato oggi –ha detto Fanelli nell’omelia della Messa celebrata in occasione del suo ingresso ufficiale-  sono consapevole del peso e della grave responsabilità del mio ministero di vescovo, ma mi sento sorretto da tantissime preghiere che mi incoraggiano ad intraprendere con fiducia, insieme con voi, il cammino che siamo chiamati a continuare nei sentieri della storia illuminati e rafforzati dalla forza suadente e potente della Parola e dello Spirito del Signore. Aiutatemi – ha concluso il nuovo vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa- a comprendere le attese e i bisogni attuali di questa nostra Chiesa locale, di questa nostra terra, di questa nostra città, che d’ora in poi sentirò e amerò come la mia Chiesa, la mia terra, la mia città. Tonio Galottapubblicato sul quotidiano Avvenire in data 05/11/2017