LETTERA AGLI AMICI E FRATELLI E SORELLE NELLA FEDE

Carissimi/e,domani ha inizio il mese di ottobre, mese dedicato in modo particolare alle missioni.. e mi sono sentito quasi in dovere di farmi vivo con voi per augurarvi di vivere intensamente questo mese e approfittarne per rispolverare , lucidare, rimettere a nuovo il volto missionario delle nostre parrocchie, associazioni e gruppi. Sì, perché credo che spesso la vita nelle nostre comunità parrocchiali è come atrofizzata o rinsecchita, come quell’uomo di cui Gesù guarì la mano, ‘.. I nostri vescovi ci ricordano che dobbiamo innervare di primo annuncio tutte le attività pastorali. «L’esperienza pastorale attesta, infatti, che non si può sempre supporre la fede in chi ascolta. Occorre ridestarla in coloro nei quali è spenta, rinvigorirla in coloro che vivono nell’indifferenza, farla scoprire con impegno personale alle nuove generazioni e continuamente rinnovarla in quelli che la professano senza sufficiente convinzione o la espongono a grave pericolo. Anche i cristiani ferventi, del resto, hanno sempre bisogno di ascoltare l’annuncio delle verità e dei fatti fondamentali della salvezza e di conoscerne il senso radicale, che è la ‘lieta novella’ dell’amore di Dio» (DB n. 25)’I Vescovi hanno richiamato l’urgenza del primo annuncio anche nella Lettera per la riconsegna del DB (cfr n. 7). Oggi molti ritengono che la fede non sia necessaria per vivere bene. Perciò prima di educare la fede, bisogna suscitarla: con il primo annuncio, dobbiamo far ardere il cuore delle persone, confidando nella potenza del Vangelo, che chiama ogni uomo alla conversione e ne accompagna tutte le fasi della vita. (Annuncio e catechesi per la vita cristiana n.10)Io sono qui ‘ membro della chiesa che è in Melfi Rapolla Venosa, – a vivere l’esperienza evangelica di ‘quando avrete fatto tutto quello che dovevate fare dite servi inutili siamo’ (Lc..)Nueva Palmira è una cittadina in espansione per il porto fluviale che ha acquistato una grande importanza e ha portato lavoro dopo anni di crisi economica susseguiti alla chiusura della fabbrica della Wolswagen.. ; a metà tra la mentalità della gente del campo con i ritmi propri dell’agricoltore e dell’allevatore e quella del lavoratore della fabbrica con gli orari e i turni’ Così da una parte sopravvive una religiosità propria del ‘campesino’ che vede la mano di Dio negli eventi della natura e chiede di pregare per la pioggia perché nei campi ce n’è bisogno, e d’altro canto cresce un ateismo pratico o agnosticismo o secolarismo (vivere come se Dio non esistesse o comunque come se la domanda stessa su Dio non avesse niente a che vedere con la mia vita) proprio della nostra società occidentale di cui l’Uruguay in America Latina è una punta avanzata.Come annunciare il Vangelo, come far ardere il cuore delle persone? E’ la sfida per le comunità della Chiesa di Dio che è in Uruguay, come delle nostre in Italia.Credo che nessuno abbia in tasca la soluzione, personalmente penso che il Signore ci stia rieducando affinchè sperimentando la nostra povertà (avendo confidando tanto nei nostri mezzi e nelle nostre organizzazioni, abilità, esperienza, ecc) torniamo a Lui, ci convertiamo innanzitutto noi,  consentendo allo Spirito di fare di noi un cuor solo e un’anima sola. Dobbiamo accettare nei fatti e non solo nella teoria che ‘senza di Lui non possiamo niente’ e quindi tornare a Lui, ripartire da Lui.. Di qui l’urgenza della preghiera continua, come l’acqua per i campi, perché il Signore renda fertile la nostra fatica e una preghiera che sia alimentata dalla Parola, sgorghi dalla Parola.Ho pensato di condividere con voi, senza alcuna pretesa che quella della fraternità, le mie riflessioni nel giorno di San Girolamo, alla vigilia del mese missionario e della memoria della patrona delle Missioni: Santa Teresa del Bambino Gesù.Mi permetto di chiedervi che recitiate il rosario missionario così quando arrivate alla decina rossa per l’America, vi ricordiate di don Ferdinando e di me.Un grazie particolare alle persone che mi accompagnano con la preghiera e anche con un sostegno economico. Grazie di cuore. A tutti ricordo che in questo mese di ottobre c’è la giornata missionaria mondiale e quindi le offerte vanno tute destinate alla Pontificia Opera della Propagazione della fede. Anche qui le offerte di quel giorno avranno la stessa destinazione.Grazie per avermi letto, per accompagnarmi con la vostra preghiera. Il Signore ci benedicaDon Vincenzo Vigilante P.S. In allegato vi mando il bel dossier di Popoli e missioni sul tema della giornata missionaria, che potete direttamente trovare sul sito della Fondazione Missio e due notizie dell’agenzia Fides: una riguardante la presenza nei prossimi giorni di una delegazione dei Vescovi di America Latina (CELAM) a Roma e tra gli altri il mio vescovo di Mercedes e l’altra la pastorale penitenziaria.