
DIOCESI DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA
UFFICIO PASTORALE SANITARIA
UFFICIO PASTORALE SOCIALE – LAVORO – LEGALITÀ
CONSULTA DIOCESANA DELLE AGGREGAZIONI LAICALI
COMUNICATO
“La salute è un bene comune e un diritto di tutti”
(Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato, 2022)
“Curare significa prendersi carico dell’altro, non solo guarirlo;
e questo richiede tempo, attenzione e prossimità.”
(Papa Francesco, Discorso ai medici cattolici italiani, 15 novembre 2014)
Negli ultimi giorni, da più parti del territorio diocesano, sono giunte segnalazioni che destano profonda preoccupazione per la condizione del sistema sanitario locale: dai presidi ospedalieri di Melfi e Venosa, dove si registrano tempi di attesa lunghissimi e carenza di personale, fino alla grave crisi del servizio di continuità assistenziale nel Vulture.
Si tratta di una situazione grave e allarmante che mette in evidenza la crescente fragilità del nostro sistema sanitario territoriale. In particolare, desta profonda preoccupazione lo stato del Servizio Territoriale di Continuità Assistenziale (Guardia Medica), ormai incapace di garantire un’assistenza costante a causa della drammatica carenza di medici e della conseguente impossibilità di coprire regolarmente i turni.
La chiusura della sede e l’accorpamento dell’utenza di Rionero in Vulture con quelle di Barile e Atella hanno generato un effetto a catena che ha compromesso la qualità e la tempestività del servizio, lasciando cittadini e operatori in una condizione di crescente disorientamento e fatica.
Ciò che oggi accade a Rionero e nei comuni limitrofi è il sintomo di un problema più profondo: un vuoto istituzionale che mina la garanzia dei servizi pubblici essenziali, a partire dal diritto fondamentale alla salute. Non è solo una questione di inefficienza organizzativa, ma di responsabilità civile e morale.
È una ferita che interpella le coscienze, una chiamata urgente alle istituzioni affinché restituiscano dignità, risorse e attenzione a un sistema sanitario che rischia di perdere il suo volto umano.
La Dottrina Sociale della Chiesa ricorda con chiarezza che «la persona umana deve essere sempre il fine e non il mezzo dell’agire sociale ed economico» (Compendio DSC, n. 132), e che «il diritto alla salute, fondato sulla dignità della persona, impone di garantire condizioni di accesso alle cure per tutti, specialmente per i più poveri» (Papa Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale del Malato, 2022). Come Chiesa diocesana esprimiamo vicinanza e sostegno:
- ai cittadini che vivono con amarezza il venir meno del diritto alla salute;
- agli operatori sanitari che, pur in condizioni difficili, continuano a servire con dedizione e senso del dovere;
- alle istituzioni civili e sanitarie affinché si aprano con urgenza percorsi di confronto e corresponsabilità.
Non si può accettare che la salute diventi un privilegio o che l’efficienza si anteponga alla dignità della persona. Ogni struttura sanitaria, pubblica o convenzionata, deve restare luogo di cura e di umanità, non di solitudine o di abbandono.
Rivolgiamo un appello alla Regione Basilicata e ai vertici dell’ASP perché si garantisca la piena funzionalità dei servizi ospedalieri e territoriali, restituendo fiducia ai cittadini e valore al lavoro di chi opera nel settore sanitario.
Come operatori ecclesiali, rinnoviamo l’impegno a promuovere, in collaborazione con associazioni, sindacati, amministratori e cittadini, un patto di corresponsabilità per la tutela del diritto alla salute, segno concreto di una comunità che non lascia indietro nessuno.
Melfi, 15 novembre 2025
Ufficio Pastorale Sanitaria
Ufficio Pastorale Sociale – Lavoro – Legalità
Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali




