24 Gennaio 2021

DOMENICA DELLA PAROLA

Messaggio di Mons. Fanelli

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
 Domenica 24 gennaio 2021 –  Domenica della Parola

L’ascolto che apre gli occhi

 

Fratelli e Sorelle,

  1. La Parola di Dio, anima della vita di ogni battezzato e della Chiesa

Domenica prossima, 24 gennaio, si celebra la “Domenica della Parola”: questa iniziativa è una proposta che Papa Francesco ha affidato a tutta la Chiesa con la Lettera apostolica in forma di Motu proprio Aperuit illis (30 settembre 2019).

Il Santo Padre, istituendo la domenica della Parola, ha voluto condividere un suo profondo desiderio spirituale e pastorale, che è il grande sogno del Concilio Vaticano II, affinché la Parola di Dio ritorni ad essere il cuore e l’anima della vita cristiana e dell’azione pastorale. In questa prospettiva egli chiede per la domenica della Parola, fissata ogni anno per la III domenica del tempo ordinario, di evidenziare la centralità della Parola di Dio nella liturgia e nella vita della comunità cristiana.

La Parola di Dio, come ci ha insegnato autorevolmente il Concilio ecumenico Vaticano II nella Costituzione dogmatica Dei Verbum, deve diventare nella Chiesa sempre più ciò che essa è: l’anima della vita di ogni battezzato e della stessa Chiesa.

In questa prospettiva, compito primario della comunità cristiana dovrà essere l’impegno ad educare tutti i battezzati a cogliere il grande valore che la Parola deve avere nel cammino di chi vuol essere discepolo innamorato di Gesù e missionario gioioso del suo Vangelo.

 

  1. Dare più tempo all’incontro personale e comunitario con la Parola di Dio

Per raggiungere questo impegnativo obiettivo, tutti dobbiamo imparare a dare più tempo all’incontro personale e comunitario con la Parola di Dio; è necessario, infatti, stabilire maggiormente un approccio pacato con il testo biblico, nella consapevolezza che quando leggiamo la Sacra Scrittura è Dio stesso che ci parla.

La lettura pacata e orante della Parola di Dio apre immediatamente il nostro cuore e i nostri occhi su Dio stesso, riconosciuto come Padre e come Colui che è sempre presente ed operante con la sua misericordia nella nostra vita. Ma, nello stesso tempo, l’ascolto orante della Parola di Dio aprirà anche il nostro cuore e i nostri occhi su chi ci sta accanto educandoci a diventarne prossimo.

Questo movimento spirituale ci fa riconoscere la ragione di fondo secondo cui la Parola di Dio è il vero nutrimento spirituale della vita cristiana, in quanto essa fa crescere in noi il dinamismo delle virtù teologali: la fede, la speranza e la carità.

Questa è anche la vera motivazione della grande preoccupazione pastorale racchiusa nell’iniziativa della “Domenica della Parola” a cui vuole richiamarci il Santo Padre: risvegliare e accompagnare la necessità di metterci maggiormente in ascolto di Dio, che ci parla nella Scrittura, per essere capaci di dialogare con ogni uomo e donna del nostro tempo con lo stile della misericordia.

 

  1. Venerare anche in famiglia la Sacra Scrittura

Ridare come cristiani il giusto primato alla Parola di Dio, a livello personale ed ecclesiale, è quanto mai importante in questo nostro tempo segnato da un grande disorientamento spirituale, culturale e sociale ed anche paralizzato da una conseguente sfiducia verso tutti e verso tutto. La Parola di Dio accolta con fede è il vero rimedio. La storia del popolo d’Israele si offre come esempio e paradigma. La Scrittura, amata e custodita nel cuore, con semplicità e fedeltà, dà luce e forza nel cammino della vita.

La Chiesa ha sempre venerato le Sacre Scritture. Questa venerazione oggettiva, però, deve tradursi nella concretezza dei nostri percorsi esistenziali e comunitari, illuminando le scelte del nostro vivere quotidiano.

Anche nelle nostre abitazioni, possiamo e dobbiamo dare visibilità a questa venerazione per la Sacra Scrittura. I modi per valorizzare la centralità della Scrittura nel cammino della vita cristiana possono essere tanti: ad esempio possiamo leggere un piccolo brano del Vangelo in famiglia, nel momento in cui si è riuniti insieme; la Bibbia può essere tenuta visibilmente esposta in un posto centrale della nostra casa; ecc.

 

  1. Ascoltare la Parola per vivere da battezzati

 La pandemia, purtroppo, con tutte le sue drammatiche conseguenze, ci ha tolto tante cose importanti in molti ambiti del nostro vivere, però ci ha creato anche spazio e tempo che possiamo impiegare per valorizzare concretamente la Scrittura nella nostra vita cristiana: regaliamoci, pertanto, un tempo in famiglia per ascoltare meglio e insieme la Parola!

Se questo vale per la famiglia, piccola Chiesa, a maggior ragione deve valere per la Parrocchia, per i gruppi ecclesiali, le associazioni e i movimenti. In ogni ambito ecclesiale dobbiamo recuperare, anche sfruttando le attuali modalità di comunicazione su piattaforma, senza fretta e vuoti ritualismi, la gioia di metterci in ascolto comunitario del Signore che parla. Anche questo ci aiuterà a sentire nelle nostre case il profumo della Chiesa e ad apprezzare nelle nostre chiese il calore della famiglia. Domenica prossima, celebrando la giornata della Parola, vogliamo ricordare questa necessità vitale: “Ascoltare per vivere! Ascoltare la Parola per vivere da battezzati”.

È il grande insegnamento che ci consegnano il popolo di Israele e i tanti giusti che nel corso dei secoli hanno incontrato e contemplato il Verbo della Vita. Maria di Nazareth insieme a Giuseppe, tra i giusti di tutte le epoche, sono i modelli esemplari.

 

  1. L’ascolto fecondo di Maria e di Giuseppe, paradigma per noi

 L’ascolto della Parola va educato alla scuola della fede; il grande educatore è lo Spirito Santo! Bisogna mettersi maggiormente alla sua scuola. Lo Spirito creatore ci farà avere lo stesso ascolto fecondo di Maria e di Giuseppe; lo Spirito Santo, insostituibile maestro interiore, ci aiuterà a gettare le reti dell’impegno battesimale; lo Spirito di comunione aprirà dinanzi a noi in ogni circostanza sentieri di fraternità autentica; lo Spirito santificatore ci darà la gioia di camminare con entusiasmo dietro a Gesù; lo Spirito di vita ci farà gustare la liturgia come sosta che ci rinfranca nel cammino verso il Regno.

In questa luce, la Domenica della Parola non correrà il rischio di ridursi ad essere una iniziativa tra le tante, ma diventerà la traccia di un percorso insostituibile per ogni battezzato e per ogni comunità cristiana. Se restituiamo il giusto primato, spirituale e pastorale, alla Parola di Dio, letta e studiata, amata e pregata, sperimenteremo che il tanto auspicato cambiamento, che a volte ci sembra una impresa titanica e tante altre volte  una chimera, si potrà realizzare sempre e ne verificheremo i segni constatando un processo vitale che è simile al ritmo di crescita dei germogli di un prato.

La Messa, con la sua duplice mensa, della Parola e della Eucaristia, può diventare la scuola accessibile a tutti per educarci a questo modo di ascoltare Dio e riconoscendolo vivo ed operante nella vita del mondo e della comunità cristiana.

 

  1. La Domenica della Parola, vera opportunità per la rinascita del popolo di Dio

Fratelli e sorelle, preghiamo affinché la Domenica della Parola possa diventare una vera opportunità a servizio di una reale rinascita spirituale del popolo di Dio. Stiamo vivendo a livello diocesano il tempo della riscoperta del Battesimo: quale occasione migliore per riprendere in mano da battezzati la Parola Dio!

Valorizziamo e curiamo la liturgia della Parola, favoriamo gli incontri biblici (scuola della Parola, mensa della Parola, lectio divina comunitaria, ecc …): è questa anche la ragione fondamentale che sta alla base della Settimana biblica diocesana, che lo scorso mese di novembre ci ha aiutato a riflettere sul Vangelo di Marco!

L’ascolto innamorato della Parola di Dio ci aprirà gli occhi della fede e muoverà il nostro cuore verso gli orizzonti della carità; ci farà scoprire Dio presente nella nostra vita e illuminerà di nuova luce il volto dell’altro per farcelo riconoscere come fratello da accogliere e amare. Ecco perché la Parola di Dio, letta, studiata, meditata, spinge sempre ad uscire, sprona continuamente alla missione, avvia e sostiene con forza ogni autentico discernimento ecclesiale!

Alla nostra Chiesa auguro, con le parole della preghiera che ha accompagnato il cammino diocesano dello scorso anno pastorale, di essere umile serva della Parola, affinché ogni suo gesto sia una realizzazione del Vangelo; e affinché questo avvenga, chiedo, insieme con voi, al Signore che la nostra Chiesa sappia sostare nella lode, essere fervente nell’intercessione e perseverante nella carità!

Buon cammino nella luce della Parola di Dio.

Melfi, 20 gennaio 2021.

+ Ciro Fanelli

Vescovo