CENTRI ESTIVI, GREST, ESTATE/RAGAZZI

Nota del Vicario Generale

Ai parroci della Diocesi

p.c. ai Sacerdoti della Diocesi

 Oggetto: Realizzazione dei centri estivi, grest, estate/ragazzi

«Il tempo estivo chiede di poter permettere ai bambini e agli adolescenti di incontrarsi in attività ludico-ricreative al fine di recuperare una più normale socializzazione e una stabilità della loro salute mentale. Nello stesso tempo le famiglie hanno bisogno di essere supportate in questo percorso di ritorno alla quotidianità. Per questa ragione le attività estive svolte, tra li altri, anche dagli oratori, si offrono come opportunità significativa per rispondere a questi bisogni»
(Dal protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e la Conferenza Episcopale di Basilicata)

Carissimi,
Dalla Fase 2 dell’emergenza dettata dal Covid-19 stiamo gradualmente tornando alla normalità delle nostre attività, anche nella vita delle nostre comunità parrocchiali.
Ci avviamo alla ripresa delle consuete attività pastorali: tra queste è possibile valutare, alla luce delle linee guida dettate dal governo, nonché dalle norme attuative della Regione Basilicata e dalle linee programmatiche redatte dal Tavolo Tecnico del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Basilicata, dal Protocollo di intesa tra Regione Basilicata e la Conferenza Episcopale di Basilicata e delle proposte suggerite dalla Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, o meno l’opportunità di avviare nel periodo estivo le attività di animazione dei ragazzi note come estate ragazzi, grest, oratori estivi.
La materia in oggetto è delicata e complessa per cui si dovrà avere pazienza nel leggere quanto comunicato, che per quanto “sintetico” è comunque una descrizione “corposa”.
La Conferenza Episcopale di Basilicata, attraverso il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile ha stilato il progetto “aperto per ferie/2”, che in riposta alle “linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti nella fase 2 dell’emergenza COVID-19” mette in evidenza dei punti di forza dell’esperienza che si potrà fare nei prossimi mesi.

  • Il responsabile politico ultimo che deve autorizzare i progetti è il Comune.
  • Sarà possibile svolgere attività in presenza per piccoli gruppi (7-10 a seconda dell’età, come verrà specificato in seguito) a rotazione negli ambienti dell’oratorio e altrove secondo l’idea di “oratorio arcipelago”. Ciò sollecita a un dialogo con il proprio territorio per poter individuare tutti gli spazi possibili.
  • Sarà necessario coinvolgere adulti disponibili a un servizio di accompagnamento e di sorveglianza. Questo per noi comporterà uno sforzo non indifferente in quanto solitamente le nostre attività estive sono portate avanti da giovanissimi/adolescenti. Sappiamo quanto gli adolescenti siano la ricchezza e il tesoro prezioso dei nostri oratori estivi: in questo anno vanno, in modo ancora più incisivo, sostenuti e affiancati dalla presenza di adulti e l’Oratorio può essere davvero vissuto in un clima qualificato di responsabilità condivisa all’interno della comunità. Dai ragazzi adolescenti potremo forse imparare un utilizzo più attento delle tecnologie digitali, tecnologie che devono comunque coniugarsi con la ricchezza e insostituibilità degli incontri in presenza.
  • Una buona progettazione dell’estate ragazzi deve prevedere attenzioni specifiche che possano integrare i ragazzi con disabilità.
  • Non sarà possibile immaginare gite ed escursioni tradizionali.
  • Il tema legato ai campi scuola appare ancora incerto.
  • La responsabilità nelle linee guida è demandata ai Comuni che devono autorizzare le attività
  • Il riferimento al Comune può prevedere due forme: il Comune come ente capofila del progetto, la Parrocchia come ente capofila, ma in collaborazione e con l’autorizzazione del Comune. Si valuti liberamente se seguire l’una o l’altra possibilità.

Il progetto mette in evidenza degli snodi pastorali interessanti
Formazione dei gruppi e degli animatori

  • Costituzione di un gruppo tecnico-operativo con l’utilità di una figura di un responsabile del protocollo di sicurezza
  • La costituzione di una segreteria
  • La formazione degli animatori

Attività gestite via web

  • L’integrazione digitale, ove prevista, offre la possibilità di potenziare la dimensione comunitaria, difficilmente percepibile organizzando piccoli gruppi
  • Ciò costituisce un laboratorio per scoprire un uso più sapiente delle tecnologie

Uscire e ritrovarsi in piccoli gruppi

  • Le linee guida cercano di creare condizioni di maggiore sicurezza, nella considerazione che nessuno potrà mai garantire un ambiente assolutamente asettico.

Dal punto di vista giuridico non si può essere considerati responsabili di un contagio, ma si è responsabili delle condizioni di sicurezza da creare seguendo le linee guida e si potrà essere considerati responsabili di non averle messe in atto.
Con questo non si vuole smorzare l’entusiasmo di chi vuole mettersi in gioco e a servizio di questa sfida, ma richiamare l’importanza del rispetto scrupoloso delle norme indicate dal Governo. Per un ulteriore “alleggerimento” delle responsabilità si può prevedere una liberatoria a firma dei genitori dei ragazzi/adolescenti coinvolti.
La questione deve spostarsi anche sul tema della responsabilità condivisa con i genitori dei bambini destinatari delle proposte.
Il progetto è l’occasione per attivare reti intra ecclesiali ed extra ecclesiali di lavoro e di comunione con il dialogo più proficuo possibile e collaborativo con gli enti presenti nel Territorio comunale.
Le linee guida a cui si fa riferimento ricercano il giusto bilanciamento tra diritto alla socialità e condizioni di tutela della salute.
Elementi trasversali alle esperienze proposte sono:

  • La relazione interpersonale mediante il rapporto adulto/bambino e l’organizzazione delle attività in piccoli gruppi
  • L’organizzazione degli spazi più idonei e sicuri, privilegiando quelli all’aperto
  • L’attenzione particolare agli aspetti igienici e di sanificazione.

Al punto 3 delle linee guida si fa riferimento alle attività di oratorio
Gli aspetti presi in considerazione riguardano
L’accessibilità
Il progetto deve essere circoscritto in sottofasce omogenee: 6/11 e 12/17
Comunicare in modo pubblico e con anticipo tempi e modi di iscrizione
Stabilire i criteri di selezione delle domande (facendo attenzione ad eventuali condizioni di fragilità del nucleo familiare)
Standard rapporto bambini e adolescenti e spazio disponibile
Privilegiare il più possibile spazi aperti, anche se non in modo esclusivo
Individuare pluralità di spazi
Garantire negli spazi chiusi abbondante areazione
Standard rapporto numerico
Dai 6 agli 11 anni un adulto ogni 7 bambini
Dai 12 ai 17 anni un adulto ogni dieci adolescenti
Garantire i principi generali di igiene e pulizia, con attenzione a tutti gli ambienti e oggetti utilizzati, in modo particolare dei servizi igienici
Criteri di selezione del personale e formazione degli operatori
Prevedere un certo numero di operatori supplenti, volontari. Gli educatori coinvolti devono essere ben formati sui temi della prevenzione di COVID – 19 (ci si potrà avvalere ad esempio di un medico, o infermiere o altra persona ben formata)
Programmazione delle attività
Garantire la stabilità dei gruppi e la continuità nel tempo degli operatori nel rispetto delle principali condizioni igieniche
Modalità di accompagnamento e ritiro dei bambini e adolescenti
Arrivo e rientri devono svolgersi senza assembramenti
All’ingresso va predisposto il lavaggio con acqua e sapone o con gel igienizzante
Triage di accoglienza
Predisporre punti di accoglienza all’esterno e scaglionare ingressi e uscite, individuando, laddove possibile, percorsi obbligati
Seguenti verifiche alternativamente: chiedere ai genitori se il bambino o adolescente ha accusato febbre, tosse, difficoltà respiratoria; dopo aver igienizzato le mani verifica della temperatura corporea con termometro senza contatto.
Il testo riportato in allegato non parla di obbligo di misurazione della temperatura corporea, utilizzando l’espressione “si potrà” (piuttosto che si dovrà).  O potrà essere utile predisporre una dichiarazione giornaliera da far compilare agli adulti accompagnatori in cui si dichiara che i bambini non hanno accusato sintomi febbrili o altri ascrivibile a sintomatologia COVID.
Progetto organizzato del servizio offerto
Il gestore dell’attività deve garantire l’elaborazione di uno specifico progetto da sottoporre preventivamente all’approvazione del Comune nel cui territorio si svolge l’attività, nonché, per quanto di competenza, da parte delle competenti autorità sanitarie locali.
Il progetto deve prevedere

  1. Calendario di apertura e orario quotidiano di funzionamento
  2. Numero ed età dei bambini e degli adolescenti accolti
  3. Ambienti e spazi utilizzati
  4. Tempi di svolgimento delle attività
  5. Elenco del personale impiegato, ivi compresa la figura di un coordinamento educativo e di un responsabile della sicurezza
  6. Specifiche modalità di accoglienza per bambini e/o adolescenti disabili
  7. Modalità previste per la verifica della condizione di salute del personale impiegato
  8. Elenco dei bambini e adolescenti accolti
  9. Rispetto delle prescrizioni igieniche inerenti la manutenzione ordinaria degli spazi
  10. Modalità di verifica quotidiana delle condizioni di salute delle persone che accedono all’area e del regolare utilizzo delle mascherine
  11. Quanto eventualmente inerente alla preparazione e consumo dei pasti

Alla luce di quanto esposto dettagliatamente si valuti liberamente l’opportunità o meno di avviare progetti educativi destinati a bambini e/o ragazzi nella più scrupolosa osservazione di quanto richiesto.
Per le linee programmatiche ci si può riferire a quanto redatto dal Tavolo Tecnico del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Basilicata, documento che può essere richiesto all’indirizzo
Come il Vescovo ha richiamato in recenti comunicazioni, il Servizio di Pastorale Giovanile, il Centro Diocesano Vocazioni e il Settore giovani di Azione Cattolica provvederanno a breve a contattare i parroci per illustrare un progetto rivolto all’animazione/promozione dei gruppi di adolescenti e giovani nelle nostre parrocchie.
Si allegano alcune citazioni importanti tratte dal protocollo di intesa sopra richiamato, un dettaglio dell’ordinanza firmata 2 giugno 2020 della Regione Basilicata che meglio specifica alcuni passaggi.
Grazie per la cortese attenzione.

Il Vicario generale
Don Mauro Gallo