NOMINATO IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE DELL’AZIONE CATTOLICA

E' GIUSEPPE NOTARSTEFANO

” Credo in un’ACI che sia seme di rinnovamento civile capace di promuovere il bene comune”
Appena eletto il neo presidente ha ringraziato il consiglio nazionale dell’ACI: “Mentre mi accosto a questo importante servizio, grande è la percezione della mia personale inadeguatezza, resa più sopportabile solo dalla consapevolezza che ogni compito associativo è svolto nella corresponsabilità di tanti e nella cooperazione di tutti.

Un «camminare insieme, prendendosi cura reciprocamente e concretamente gli uni degli altri». Così Notarstefano descrive la vita associativa, come una vera e propria palestra di sinodalità , ricordando anche le parole rivolte da Papa Francesco al Consiglio nazionale di Ac ricevuto in udienza il 30 aprile scorso: «Umiltà e mitezza sono le chiavi per vivere il servizio, non per occupare spazi ma per avviare processi. Sono contento perché in questi anni avete preso sul serio la strada indicata da Evangelii gaudium. Continuate lungo questa strada: c’è tanto cammino da fare!».

«Credo in un’Ac che sia seme di rinnovamento civile, capace di promuovere bene comune», ha detto il nuovo presidente nella sua prima dichiarazione, esprimendo il «grande senso di riconoscenza» maturato nell’associazione, «verso il Signore e verso la Chiesa». Il primo pensiero, nelle sue parole, è per «tutti gli aderenti», per quanti «simpatizzano con la bellezza e l’entusiasmo della nostra “passione cattolica”: “un popolo davvero numeroso in questa città! “ Sono particolarmente grato a tutti e a ciascuno – ha aggiunto – per aver riconosciuto questo tempo difficile come un’opportunità e l’associazione stessa come la forma resiliente e fraterna per viverlo nella gioia. Un grazie che si estende a quanti collaborano e lavorano per rendere più sostenibile la vita associativa». In Azione cattolica tutti abbiamo imparato ad amare senza riserve e a servire senza guardare l’orologio, perché amare e servire sono i verbi che coniugano la gioia del Vangelo come ci ha detto Vittorio Bachelet, modello luminoso per tante generazioni di aderenti e responsabili associativi”.

Gratitudine anche nelle parole del presidente uscente Matteo Truffelli. «Il rinnovarsi della responsabilità, che giunge al termine di un lungo percorso assembleare e un ampio processo di discernimento comunitario, rappresenta sempre un segno straordinario della vitalità, della passione e della generosità che caratterizzano la nostra associazione», osserva. Nel suo saluto, «la gioia e la gratitudine si legano a una grande fiducia nel futuro, perché so che Giuseppe saprà mettere in gioco le sue tante capacità, la sua preparazione culturale, la sua profonda umanità, la sua ricca vita spirituale, la sua conoscenza ampia e articolata dell’Ac e della Chiesa italiana, la sua passione per il Bene comune».

Auguri sono giunti dall’Assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana, mons. Gualtiero Sigismondi, che ha ricordato il contributo laicale dell’associazione: “Carissimo Presidente, al tuo fianco hai un’associazione bella e viva, autentica “palestra di sinodalità” non posso augurare niente di meglio a te e all’intera Associazione che riuscire ad essere quello che papa Francesco ha chiesto all’Ac il 30 aprile scorso: assicurare alla Chiesa in Italia un laicato che non restringe la propria azione alla ‘manovalanza pastorale’, ma che offre una partecipazione vigile alla vita civile”.

L’Azione Cattolica della nostra diocesi ha un legame particolare di stima e di amicizia con il neo presidente nazionale, Giuseppe infatti è sposato con Milena Libutti  di Rionero in Vulture amica carissima della nostra associazione che ha servito nella sua parrocchia  S.S. Annunziata  come educatrice ACR e in diocesi come responsabile diocesana dell’ACR . Tutta l’Azione cattolica della nostra diocesi mentre rivolge ancora un grazie a Matteo Truffelli per il suo prezioso e proficuo servizio di questi sette anni  è felice di accompagnare Giuseppe in questo compito bellissimo con la preghiera innanzitutto ma anche impegnandosi a rendere concreta quella fedeltà al Battesimo che impegna ogni laico di ACI a viverlo con consapevolezza e con impegno, prendendo sul serio la strada indicata da Evangelii Gaudium.